TARANTO FC

Costantino e Tiozzo, due volti nuovi per la panchina

Nomi 'caldi', ecco i loro profili. Al via le riconferme dei calciatori
   Redazione MRB.it

19 Giugno 2020 - 08:39

Tempo di lettura: 2 minuti

Cambiano i nomi ma non la sostanza: il Taranto sembra in dirittura d’arrivo, tramite il suo DS Danilo Pagni, per l’allenatore che guiderà i rossoblù nella prossima stagione. Nelle ultime ore hanno guadagnato consistenza le voci che vedono in Massimo Costantino (ex Messina) e Luca Tiozzo (ex Adriese). Il primo, ha raccolto nelle ultime quattro esperienze tre esoneri (Torres, Vibonese e Messina) e una dimissione (Sanremese) ed è attualmente svincolato.

Il secondo, che ha allenato soprattutto al nord (Delta Porto Tolle, Mestre, Abano, Matelica) ha vissuto quest’anno l’esonero dall’Adriese e gennaio. Con i marchigiani del Matelica nel 2018/2019 ha compiuto una vera impresa sportiva, arrivando secondo dietro il Cesena con ben 80 punti e vincendo la Coppa Italia di serie D. Tiozzo è un tecnico apprezzato ma da allenare in un paese di 9000 anime e allenare a Taranto c’è  sicuramente differenza: Pagni ha comunque affermato che il prossimo tecnico sarà capace di reggere e gestire la pressione della piazza.

Sembra che la società abbia però già in tasca il nome dell’allenatore e aspetta gli inizi di luglio per ufficializzarlo, alla fine dei playoff e playout della serie C e chissà se, nella rosa dei nomi che gira da tempo, il prossimo trainer non sia impegnato proprio nell’appendice del campionato di serie C.

Sul fronte calciatori, Pagni è impegnato sul fronte rinnovi: sono 4-5 le pedine che dovrebbero tornare utili alla causa e che potrebbero rimanere in rossoblù. Guaita su tutti: l’argentino è in predicato di rimanere, anche perché il suo contratto lo lega ai rossoblù per un’altra stagione ma anche perché la voglia di riscatto dell’esterno è molta. Anche Matute dovrebbe far parte della rosa del prossimo anno, così come Stefano Manzo, individuato già come prossimo capitano. Contatti anche con Benvenga, ma non c’è certezza che il difensore resti.

Capitolo a parte per il portiere Sposito: il classe ’01 è ancora under, ma la sua conferma e il suo eventuale utilizzo da titolare costringerebbe il tecnico a schierare un classe 2002 in mezzo al campo. Solitamente la policy degli ultimi anni in tantissime squadre, anche di vertice, è stata di affidare la porta alla classe di under più giovane, tranne in casi eccezionali quando ci si è affidati ad un portiere di esperienza o ad uno juniores di alto spessore.

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