TARANTO FC

Pagni: 'Il Taranto? Andrò dove mi sentirò parte integrante di un percorso'

Il ds a MRB.it parla dell'incontro avuto con il Taranto Fc
   Angelica Grippa

31 Maggio 2020 - 14:22

Tempo di lettura: 4 minuti

"Ho avuto un piacevole incontro, vedremo se il rapporto si concretizzerà". Sono queste la prime parole rilasciate a MondoRossoBlù.it da Danilo Pagni, esperto direttore sportivo, in passato già nel Taranto di Blasi, che nei giorni scorsi ha incontrato il presidente Giove e Vittorio Galigani. "Nella mia carriera qualcosa l'ho realizzata ma con loro mi sono posto con grande umiltà" - ha continuato Pagni - "ho ricevuto anche altre offerte, poche ma buone, avendo già dei colloqui. Aspettiamo il Consiglio Federale e vediamo soprattutto come il presidente maturerà il nostro incontro".

Nonostante il periodo difficile, i tifosi hanno accolto positivamente il nome di Pagni come possibile direttore sportivo del Taranto per la prossima stagione. "E questo mi fa molto piacere" - ha commentato Pagni - "nonostante i miei trascorsi, al cospetto della società ho mostrato grande umiltà. Come detto in precedenza, ho fatto anche altri colloqui ma andrò dove mi sentirò parte integrante di un percorso. Il presidente? Ho avuto impressioni positive ma dovrà essere straconvinto della scelta di prendermi e di convincermi ad accettare. Sono una persona esigente e non mi riferisco all'aspetto economico. Quando parlo di esigenza mi riferisco al percorso, all'organizzazione e all'autonomia".

Pagni ci tiene molto a rimarcare la parola "percorso": "Non mi piace parlare di progetto, parola ormai abusata da tutti. Io cerco continuità, voglio fidelizzarmi in un club, che non significa andare in una società per prendere la pensione".

Sull'ultima stagione del Taranto, Pagni non si sbilancia. "Non mi piace dare giudizi" - ha dichiarato il ds - "il Taranto era una buona squadra, ma sono mancati alcuni giocatori importanti, per esempio come D'Agostino e Genchi. Soprattutto quest'ultimo, se mi avesse conosciuto 10 anni fa, avrebbe fatto sicuramente la serie B. Lo stimo molto. Ricordo di averci giocato contro quando lui era al San Paolo Bari e io al Gallipoli".

Per questo incontro con la società rossoblù, è stata decisiva l'amicizia con Vittorio Galigani, consulente del presidente Giove. "Seguo il Taranto e so che Vittorio (Galigani, ndr) non è molto amato dall'ambiente. Ma con me si è sempre comportato bene, quindi quando mi ha chiamato ho risposto senza problemi al suo invito. E' un uomo di calcio molto esperto e il suo sogno è quello di rivedere il Taranto nei professionisti. Non voglio entrare nel merito, capisco la rabbia e la delusione dei tifosi. Però nella mia parentesi a Taranto, i tifosi tarantini hanno capito che non sono una persona che si sottrae alle critiche. Ci ho sempre messo la faccia e mi sono preso sempre le mie responsabilità. Non c'è un tarantino che possa dire il contrario".

Verso la tifoseria tarantina, Pagni ha solo parole di elogio. "Sapete qual è il momento in cui ho capito che quella tarantina fosse una grande tifoseria? Quando venni allo Iacovone con l'Arezzo (play-off stagione 2013-2014, ndr) e vincemmo 1-0. In quell'occasione siamo usciti tra gli applausi. Vedere una Curva piena che applaude l'avversario, pur senza dominare, non è da tutti. Noi eravamo in formissima, il Taranto era stanco e quella vittoria mi ha dato l'impressione che Taranto avesse davvero una tifoseria di alto livello. Io punto molto sull'appartenenza e sulle regole, senza questi due ingredienti non si vincono i campionati. Poi c'è la fortuna, che ci vuole sempre, ma te la devi andare a cercare. E quando la fortuna decide di abbracciarti lo decide lei... non tu. Io di battaglie nella mia carriera ne ho fatte tante: dalla salvezza di Sorrento, al Gallipoli, dove vincemmo tutto, fino alla salvezza di Ascoli con la Ternana".

"La riforma dei campionati? Il mio pensiero è che devono far parte del professionismo solo le società che possono garantire fattivamente sostenibilità, che abbiamo le strutture e il bacino d'utenza" - questo il suo pensiero su una possibile riforma che, a detta del presidente Gravina, potrebbe esserci solo a partire dalla stagione 2021/2022.

Il posticipo della riforma potrebbe condizionare la scelta di accettare l'offerta del Taranto? "Potrebbe condizionare la scelta" - conclude Pagni - "ma non è una condizione sine qua non... Il mio appello è quello di sostenere comunque questa proprietà, al di là di quello che sarà l'esito della mia trattativa".

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