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Taranto, esci allo scoperto

Giorni di silenzio, ma si pensa a riorganizzare la società. Ma con quale progetto?
   Roberto Orlando

27 Maggio 2020 - 08:00

Tempo di lettura: 2 minuti

Sapere cosa succede al Taranto è lavoro arduo, di difficile comprensione e mai come quest’anno, dove la pandemia ha spazzato via ogni certezza del mondo del calcio. In attesa degl eventi, i consigli federali di questi giorni diventano sempre più fondamentali e necessari per riscrivere il calcio e vincere l'incertezza del momento. In serie D è impresa ardua pensare che sarà tutto come prima. Leggiamo di potenziali promosse in C pronte a rinunciare, mentre poche altre piazze si dibattono per scappare via e cogliere l’opportunità che la crisi concede. Massimo Giove si è sempre mostrato attendista, affermando in ogni occasione di accettare con serenità tutte le decisioni di Lega e Federazione. Una tattica giusta, in un momento dove tutto è bloccato, dove programmare il futuro è oggettivamente impresa ardua.

Massimo Giove è intervenuto ieri su Studio100 confermando delle notizie che in qualche modo si sapevano già: si è alla ricerca di tutto. In questo momento il Taranto è come uno di quei palazzi del borgo da ristrutturare: svuotati all’interno, ne è rimasta solo la facciata. Ricostruire pilastri, solai, travi, e costruirli solidi, è compito e responsabilità di Giove. E si spera sappia costruire al meglio. Nella struttura societaria manca tutto: un direttore generale (è difficile ufficializzare l’attuale amico e consigliere personale Vittorio Galigani, che sta portando avanti tutti gli affari del Taranto: la figura dell’ex DG è invisa ai tifosi al pari del patron), un direttore sportivo (il ballottaggio al quale da giorni stiamo assistendo tra De Liguori e Degli Esposti vede quest’ultimo in vantaggio) e un allenatore (tanti i nomi, chissà quanti i reali contatti).

Occorre ricostruire lo staff medico, dopo i travagli dello scorso anno con le dimissioni dei dottori Volpe e Ortino; si è alla ricerca di un nuovo addetto stampa, una persona che possa garantire alta professionalità (e speriamo anche equilibrio e rispetto dei ruoli, delle persone e della società che rappresenta); serve anche un team manager. Gli unici volti che rivedremo saranno quelli del segretario generale Sigrisi e del responsabile del settore giovanile Tonino Borsci, garanzia per serietà, autorevolezza e professionalità.

Giove ha il dovere di ridare dignità alla società dopo un’annata balorda, dove dai proclami di vittoria si sono vissute umiliazioni sportive e si sono rinnegati progetti e persone. I risultati arrivano se funziona tutto al meglio e l’anno scorso, purtroppo, non ha funzionato niente. Chissà se Giove può permettersi di sbilanciarsi su progetti di spessore o sulla volontà di tentare il colpo a sorpresa del ripescaggio in caso di riforma dei campionati, ma tutti vorrebbero sapere: il Taranto dovrebbe uscire allo scoperto e mostrare i suoi muscoli. sarebbe un primo passo per riavvicinarsi ad una piazza logora e disamorata.

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