Carlo Esposito | |
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Conclusa la stagione 14/15, Campitiello lascia la società del Taranto la quale, traghettata dalla Fondazione Taras, viene rilevata dal duo Bongiovanni-Zelatore. Siamo nell’estate del 2015 durante la quale un altro duo, Marco Cascarano e Niko Molendini, si apprestano a rendere il campionato del Taranto, più rossoblu che si può. Dopo un primo interlocutorio incontro, Marco viene convocato dalla presidenza per definire i dettagli contrattuali della nuova stagione sportiva.
Marco, parlaci di quell’incontro negli uffici di Bongiovanni:
Ho un incontro con tutti e due i presidenti, ma la premessa è d’obbligo ed infatti, così esordisco: “il Taranto è in serie D, ma la quantità di materiale da fornire,la piazza, i numeri, l’utenza e il blasone sono perlomeno da serie B”. Le stesse parole le avevo rivolte in precedenza a Joma che ormai ha il sottoscritto come punto di riferimento sul territorio. La mia prima intenzione è quella di far stipulare un contratto pluriennale, sia per permettere al Taranto di programmare con continuità una collaborazione che aveva dato frutti nel corso della stagione precedente, sia per rendere merito all’azienda spagnola che aveva investito sulla piazza. L’accordo viene siglate con valenza triennale, Joma, Taranto e Cascarano possono concentrarsi sulla stagione che è ormai alle porte
Intanto, nel tuo Taranto Point, ti puoi avvalere della collaborazione di Niko Molendini...
Si, Niko in quel periodo lavorava nel mio punto vendita. Onestamente tornando indietro a quel periodo non saprei come definire Niko, perché a lui sono legato da un’amicizia decennale, abbiamo un vissuto comune in curva, siamo i ragazzi della serie B, a stretto contatto con tutte quelle persone che di quella curva, ne ha fatto la storia: potrei fare decine di nomi ma dimenticherei sicuramente qualcuno.
E Niko conosce un’altra persona che sarà decisiva nella realizzazione delle mute del Taranto...
Niko nel corso degli anni ha coltivato la sua passione più grande cioè quella del collezionismo di maglie da calcio, diventando uno dei più affermati in Italia. Tant’è che decidemmo di fare una cernita tra le sue maglie storiche: ne scegliemmo una con colletto a polo, una a giro gola e una con scollo a “V”, sia per la prima muta che per la seconda. Ma oltre questo, Niko ha instaurato un rapporto di amicizia con Paola Raisi, la moglie di Erasmo Iacovone. Nasce da qui l’idea di coinvolgerla chiedendole la possibilità di poter inserire il volto di Erasmo sulle nuove casacche rossoblu.
Niko, svelaci questa telefonata con Paola Raisi:
Innanzitutto non mi sembrava vero poter essere proprio io, la persona che avrebbe preparatole mute del Taranto, la squadra per cui ho sempre tifato. Ma prima di parlare della telefonata ti svelo un retroscena: un giorno mentre cercavamo di capire come poter realizzare le nuove divise, propongo a Marco una cosa. Mi era piaciuta tanto l’iniziativa di una squadra inglese, credo fosse il West Ham, che aveva inserito nella trama della maglia i nomi di tutti i calciatori che quella casacca l’avevano indossata nel corso della sua storia. Da qui chiedo a Marco “perché non inserire anche noi, qualcosa che potesse restare nella storia e nell’immaginario collettivo di tutti i tifosi. Perché non inserire il volto del giocatore più rappresentativo?”Chiamai Paola Raisi, che si rese subito disponibile, ad una sola condizione: ricordando quanto Erasmo fosse sensibile ai problemi della gente, ci chiese di poter donare parte del ricavato in beneficenza. Decidemmo quindi di realizzare parallelamente alle maglie gara, una T-shirt con il volto di Erasmo il cui intero ricavato sarebbe stato devoluto al reparto di oncologia pediatrica di Taranto.
Marco, a questo punto l’ultimo scoglio è quello di far visionare i bozzetti alla società…
Se per la T-shirt di Erasmo, burocraticamente avevamo avuto l’ok di Paola, per le maglie da utilizzare in campionato, mancava l’ultimo parere del Club. Ricordo che propongo un incontro con Bongiovanni presso i suoi uffici, nei quali sono presenti anche la Dott.sa Zelatore e il DS Montervino. Non ci fu nemmeno bisogno di spiegare cosa avevamo realizzato: visti i bozzetti, Francesco (Montervino) si era già commosso e il presidente mi disse di partire con la produzione. Se per realizzare una muta da gara personalizzata, una azienda impiega dalle 5 alle 7 settimane, in 20 giorni le maglie erano pronte. Scegliemmo quindi una maglia con colletto a polo stile anni 70 per quella casalinga e una a girogola stile “Muratti” per la seconda, a cui furono applicati il logo societario, il simbolo del Comune che aveva garantito una sponsorizzazione, quello del main sponsor Raffo, quello della Prisma sulla nuca e il simbolo della Fondazione Taras sulla manica sinistra. Quando giunsero i primi 2 prototipi dall’azienda li esposi in un angolo del negozio e postai la foto sulla pagina social del Taranto point: nel giro di 24 ore si creò la calca fuori dal punto vendita, perché i tifosi erano convinti che fossero già disponibili all’acquisto. Fu impossibile far capire loro che non avevamo ancora le maglie disponibili alla vendita ma solo per esposizione. Un successo annunciato nel nome di Erasmo.
(i bozzetti delle maglie presentati da Cascarano alla società)
Nel frattempo si sta studiando la realizzazione della terza maglia tanto cara a Niko...
Si, siamo a stagione ormai iniziata e mentre Niko mi sta “convincendo” in tutti i modi per poter realizzare “a magliette ca purtàve Barlassìne”, una classica Pouchain anni ’80, vengo convocato dalla Dott.sa Zelatore perché bisogna inserire un altro sponsor: Mariano Gioielli. Mi viene fornito il logo, un cerchio di 12 cm di diametro che né io né Niko riusciamo ad inserire tra infinite prove, senza fare troppi danni all’estetica della maglia. L’unica soluzione e ovalizzare il cerchio così come avevo fatto per il “caffè Motta” la stagione precedente. Il logo viene inserito tra il collo e il petto e grazie anche alla comprensione dei fratelli Liuzzi, proprietari dell’azienda, la maglia non subì eccessivi cambiamenti. Nel frattempo Niko mi fa vedere questa famosa Pouchain di Barlassina per la realizzazione della terza casacca. Forniamo tutti i dettagli all’azienda e in tempi brevi anche la terza maglia, bellissima, era realizzata. Quando anche questa muta arrivò nel punto vendita, non riuscimmo a scegliere quale fosse la più bella.
(il logo dell’azienda Mariano Gioielli)
(il bozzetto della terza maglia)
Una delle iniziative legate alla terza maglia è quella del dopo Isola Liri-Taranto…
Da un amico vengo a conoscenza che l’associazione LOGOS, sempre vicina alla problematica dei bambini autistici, ha bisogno di una mano. Chiaramente, visto che il perno su cui era stata impostatolo sviluppo della maglia del Taranto era la beneficenza, capimmo che il destino ci aveva messo davanti ad un altro segno. Per la partita in questione furono realizzate 28 maglie con una dicitura commemorativa dei 38 anni dalla scomparsa di Erasmo. Decidemmo così che 5 di queste maglie indossate in partita, sarebbero state messe all’asta su Ebay, ed il cui intero ricavato sarebbe stato donato alla LOGOS. Ogni maglia aveva un certificato di autenticità firmato dal calciatore, quindi Niko si occupò non solo della preparazione di queste mute, ma per distinguerle da quelle vendute nei negozi, applicò la dicitura dorata in una posizione leggermente diversa. Una chicca che solo i collezionisti possono notare e un cimelio che resterà sempre nella storia delle maglie del Taranto. Di questo devo dire grazie all’amico Niko e alla sua straordinaria passione. A completare la straordinarietà della cosa realizzata con la terza maglia, mi preme ricordare che durante la nota trasmissione 90esimo minuto in onda sulla Rai, la notizia fu mandata in diretta da Gianni Cerqueti e Paola Ferrari, subito dopo la partita. La pagina web del Taranto in meno di 2 ore realizzò oltre 65.000 visite, numeri incredibili anche per club di categoria superiore.
(la scritta commemorativa della gara Isola Liri-Taranto con le maglie in ricordo di Erasmo Iacovone)
... e come andarono le aste su ebay?
Mettemmo in vendita le maglie dalla 7 alla 11, riuscendo a raccogliere 1.600 euro, un altro successo. Ma non solo: l’unica transazione su cui ci furono dei problemi fu con la numero 9. L’utente che si era aggiudicato l’asta, non completò la transazione. Così Niko senza perdere troppo tempo, prese un blocco di 90 numero vendendo i biglietti a 5 euro l’uno. In un paio di giorni da staccare erano rimasti soltanto 2 numeri, tra cui il 74 che rappresenta il mio anno di nascita. Decisi di comprarli tutti e due e destino volle che sulla ruota di Bari quel fine settimana, il primo numero estratto fu il 74. Da quel giorno, la maglia è esposta nel mio negozio.
Per concludere, Paola Raisi finalmente torna a Taranto...
Paola Raisi, legata all’amicizia con Niko, decide di tornare a Taranto, in occasione della partita contro il Virtus Francavilla. Un altro segno del destino, perché alla cittadina brindisina sono ormai legato da oltre un quinquennio come sponsor tecnico, tant’è che la considero la mia seconda casa. Paola arriva il sabato ed è subito un bagno di folla nel Taranto Point, tanto che solo in quel momento riesce a rendersi conto del riscontro che aveva avuto la nostra iniziativa. Passammo insieme tutta la giornata facendole vedere Taranto in lungo e in largo. Il giorno dopo, in accordo con la società, Paola attraversò il tunnel degli spogliatoi, entrando in campo scatenando sensazioni indescrivibili. Un’ovazione di tutto il pubblico presente la accolse e, dopo aver salutato tutti al centro del campo, fece direzione in curva sventolando la maglia di Erasmo che Niko le aveva prestato per l’occasione; fu una soddisfazione immensa per tutti: per me che la “scortavo commosso”, per Niko e le sua passione, per la società tutta e il DS anche lui commosso e per la curva, settore in cui Paola aveva espressamente chiesto di assistere all’incontro.
(Marco e Niko in compagnia della signora Raisi e Paola mentre allo stadio sventola la maglia di Erasmo, sullo sfondo un emozionato DS Montervino)
(la folla impaziente di salutare Paola Raisi all’ingresso del Taranto Point)
Marco, il resoconto di questa stagione...
Oltre all’associazione LOGOS, così come avevamo pattuito con Paola, raccogliemmo quasi 2.000 euro per il Reparto di Oncologia pediatrica di Taranto. In un primo momento eravamo convinti di poter donare direttamente l’intera somma all’ASL, ma per problemi burocratici (non ci fu permesso di effettuare la donazione in denaro contante all’ospedale), decidemmo in comune accordo, l’acquisto mi materiale sanitario, ludico e logistico al reparto, concludendo l’operazione giorno 23 dicembre 2016, con la benedizione del Vescovo: cose difficili da dimenticare.
“Fuori onda”, Marco e Niko mi rivelano che di tutte le esperienze vissute nel periodo accanto al Taranto, questa rimane la pagina più bella in assoluta. Con estrema sincerità affermano che, seppur partiti con le migliori aspettative possibili, la realtà si è dimostrata più bella dei sogni. Una storia scritta e raccontata sulle pagine delle loro vite, ma anche su quelle della Gazzetta dello Sport e del Corriere della Sera.
(la pagina della Gazzetta dello Sport)
Alla prossima puntata con la stagione 2016/1017.
N.B. : Le maglie in visione appartengono alla collezione personale di Carlo Esposito Tarantoshirt