Redazione MRB.it | |
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In una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport - Edizione Puglia, l'attuale direttore sportivo del Taranto Vincenzo De Santis ha tracciato il punto della situazione sulla sua esperienza in riva allo Ionio.
"L’emergenza del Covid-19 ha imposto a tutte le società di agire su questo fronte, pagando tutti gli emolumenti spettanti sino al 28 febbraio. E così stiamo facendo anche noi, poi non resta che attendere le decisioni dei vertici federali. Fatto questo andremo avanti sino al 30 giugno ed entro quella data, nel Taranto, parleremo di quanto avverrà, anche del mio futuro. Dopo averne discusso con il presidente Giove decideremo il da farsi per impostare nel migliore dei modi la prossima annata. Vorrei continuare a lavorare su quei principi che ho provato a instilla-re nei pochi mesi in cui ho potuto realmente operare".
Sulla ripresa dei campionati, il diesse dei rossoblù si esprime così: "In questo momento non saprei dire se il campionato possa ricominciare, ma semmai dovesse accadere dovrebbe terminare in pochissimo tempo, ovvero giocando ogni tre giorni. Il futuro? Si sta parlando di riesumare la C2, considerandola una sorta di Serie D di élite. Ci può stare, ma io - spiega il direttore sportivo - credo che si debba rispondere prima a una serie di domande: quante squadre saranno in grado di iscriversi? Il numero delle società si ridurrà in automatico, dunque: quanti gironi di C2 si dovrebbero costituire? E quanti club sarebbero disposti a sobbarcarsi costi più alti. E poi quante squadre parteciperebbero all’Eccellenza o alla Promozione? Una modifica della D e della C, potrebbe provocare a cascata altri problemi. Bisognerebbe terminare, sin da subito, le attività in essere assegnando la vittoria dei campionati alle prime classificate, bloccare le retrocessioni e procedere con i ripescaggi senza il vincolo del fondo perduto per le società virtuose".
Fonte: TuttoCalcioPuglia.com - Christan Cesario