UNA GIORNATA ALLO STADIO

Londra, Stamford Brigde: casa dei blues

Una nuova rubrica per raccontare gli stadi del calcio
   Cosimo Palumbo

26 Marzo 2020 - 16:08

Tempo di lettura: 5 minuti

Lo Stamford Bridge è lo stadio di calcio che ospita le partite casalinghe del Chelsea Football Club. La struttura sorge nel London Borough of Hammersmith and Fulham ed è situata a pochi passi dalla stazione metro di Fulham Broadway. Sorto nel 1877, progettato dall'architetto Archibald Leitch, rappresenta uno degli stadi più antichi del Regno Unito e, fino al 2006, prima della costruzione dell'Emirates Stadium, con 41.837 posti a sedere, era l'impianto più grande della città londinese.



Come già detto, ad usufruire del The Bridge, cosi come viene comunemente chiamato da quelle parti, è il Chelsea: club fondato nel 1905 da Heanry Augustus Mears e che, nel corso della sua storia, ha conquistato 6 campionati, 8 FA Cup, 5 Coppe di Lega, 4 Community Shield, 1 Champions League, 2 Europa League, 1 Supercoppa Uefa e 2 Coppe delle Coppe. I blues, inoltre, sono stati il primo club della capitale britannica ad aver vinto la coppa dalle grandi orecchie.

Nel corso del tour si ha la possibilità di visitare varie zone dello stadio, tra cui il tunnel che porta i calciatori in campo, gli spogliatoi, la sala stampa e vari stand.



Andando con ordine, entrando nell'area stadio risalta subito la statua dedicata a Peter Osgood, storico attaccante del Chelsea e, alle spalle, l'enorme muro di colore blu dove sono rappresentati tutti i successi ottenuti dalla squadra. Proseguendo, si procede con il ritiro dell'autoguida e si parte con il tour effettivo. Durante il percorso che porta al primo settore da visitare, l'East Stand, si possono notare vari esposti e vari tributi alla storia del Chelsea e ai personaggi che hanno fatto la storia. Per esempio, ci sono molti omaggi alla storica vittoria della Champions League nel 2012 contro il Bayern Monaco. L'emozione nel salire gli scalini è tanta, si è dentro ad uno degli stadi più belli del mondo e infatti, non appena si raggiunge il settore, il colpo d'occhio è magnifico. Si è completamente immersi dal blu e frontalmente si può notare il West Stand con i suoi seggiolini bianchi a comporre il nome del club; sulla sinistra abbiamo lo Shed End con i suoi striscioni e con uno spazio riservato ai tifosi ospiti, sulla destra il Matthew Harding Stand, settore riservato alla parte calda del tifo.



Dopo aver fatto qualche fotografia e qualche giro tra i seggiolini dell'East Stand, si scende giù nella sala stampa, area dove si tengono le conferenze pre e post gara. La sala non è molto grande, viene concesso di effettuare delle foto e presenta una piccola area bar per giornalisti e staff.

Successivamente si passa alla visita degli spogliatoi. Inizialmente si entra in quello ospite, dove sono poste alcune maglie di vari campioni come Maldini, Ronaldinho e Messi. In seguito, si giunge nello spogliatoio di casa dove siedono gente del calibro di Willian, Kantè e Pedro. Sul pavimento si può notare una frase che cita 'This is our home. The pride of London.' e un riquadro con tutti i trofei ottenuti dal Chelsea nel corso della propria storia. In più, al suo interno, sono esposte tutte le maglie dei componenti della rosa e si ha la possibilità di far varie foto, dalla casacca del giovane Abraham a quella del 'nostro' Jorginho passando per i vari Giroud, Kovacic, Azpiculeta e cosi via.



Dagli spogliatoi si raggiunge il tunnel che porta dritti al terreno di gioco. Sulle mura esterne sono disegnate varie coppe, tra cui quella della Champions League e della Premier. Frontalmente possiamo notare il motto del club, 'The pride of London', riportato su una piccola parete blu contenente anche lo stemma del leone rampante e, dopo averlo toccato come da rituale, si salgono una decina di gradini e si entra, finalmente, su quel prato verde tanto curato e profumato. Purtroppo, per questione di sicurezza e per conservare con cura il manto erboso, lo spazio è ridotto e non si può andare oltre all'area tecnica. Tutto ciò, però, diventa relativo in quanto l'atmosfera che si respira è fantastica, si ha la sensazione di far realmente parte di un club cosi grande e di respirare quell'aria da calcio inglese che molti di noi amano. Viene anche prestato un pallone per fare qualche foto ed è possibile accomodarsi sulla panchina attualmente occupata da una leggenda come Frank Lampard.

Proseguendo, il tour continua andando a visitare lo Shed End, settore sud dello stadio con circa 6500 posti a sedere. In questa parte si possono notare vari striscioni dedicati a Drogba, Lampard e alla squadra. In particolare risaltano quel 'Drogba Legend', a testimoniare quanto peso abbia avuto l'ivoriano nella storia del club, e, posto in alto, 'Welcome to Chelsea Fc, first London club to win the Champions League', che prova quanto orgoglio ci sia all'interno della tifoseria e dell'intera società.
Lo Shed End è l'ultimo settore della visita, Il tour della struttura termina cosi. Nella strada che porta allo shop ufficiale sono posti altri tributi inerenti ai successi ottenuti, ai vari allenatori e giocatori fondamentali nella storia del Chelsea e c'è una piccola esposizione di coppe.



Prima di andare via si ha la possibilità di acquistare un ricordo dallo store, ben allestito e ricco di prodotti, dalle divise di gioco alle tute, fino a piccoli gadget come portachiavi e penne.

Visitare Stamford Bridge è un'esperienza unica che rimane impressa all'interno di ogni tifoso e non. Si ha di fronte un classico stadio inglese con le tribune praticamente incollate al campo e si respira una magica atmosfera. Ci si immerge in un luogo ricco di storia e cultura calcistica, frequentato da leggende del calibro di Osgood, Dixon, Wise, Zola, Terry, Lampard e Drogba, ma anche abbastanza italianizzato: lo stesso Zola, Vialli, Cudicini e Di Matteo, dalle parti di Fulham, hanno lasciato un segno indelebile.

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