Angelica Grippa | |
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Oggi ospitiamo ai microfoni di MondoRossoBlù.it , Gino Cosssaro, ex calciatore del Taranto e attualmente osservatore per l'Inter.
Partiamo dal presente, cosa pensa di questa situazione surreale che stiamo vivendo?
E' una situazione alquanto strana. So solo quello che sento in tv e sui social, quindi diventa difficile giudicare, certo vedere le strade vuote sembra un film.
Come sta vivendo questa situazione dal punto di vista umano e professionale?
Personalmente vivo bene la situazione, se così si può dire, in quanto per la prima volta riesco a stare tanto tempo con la mia famiglia.
Crede che la gente stia rispettando le norme, vedo senso civico nelle persone che la circondano nel privato e sul lavoro?
Io vivo a Monfalcone in provincia di Gorizia, cittadina di 28.000 abitanti e fino ad ora ci sono solo 4 casi tutti sotto controllo. Tranne qualche raro caso, a mio giudizio ignorante, la gente sta rispettando le direttive.
Un tuffo nel suo passato: parliamo della sua esperienza a Taranto...
Giocare nel Taranto è stata un' esperienza bellissima che tuttora ricordo con piacere. Sono arrivato a novembre 1989, abbiamo vinto il campionato con record di punti, fatto una grande serie B, quindi ricordi tutti molto positivi, mare, città, amici, tifosi con una curva da serie A. Probabilmente l'apice della mia carriera, indimenticabile.
Come vede che il calcio sta reagendo a questa situazione? Si poteva fare di più e prima?
Il calcio forse doveva fermarsi prima ma parlare ora è facile, nessuno si immaginava una cosa del genere.
Attualmente cosa la impegna a livello professionale? Lavora ancora per l'Inter?
Si lavoro ancora come osservatore delle giovanili dell' Inter un'esperienza incredibile per me .
Come crede che finirà questa stagione calcistica?
Secondo me questa stagione ormai è finita quindi a maggio non credo cambierà molto.
Cosa si augura di vedere a maggio?
Ma il prossimo anno spero che finalmente il Taranto torni tra i professionisti e di rivedere lo 'Iacovone' pieno come in Coppa Italia contro la Juventus, o in campionato contro la Ternana il giorno della promozione. Tutte emozioni che ho avuto la fortuna di vivere.