Redazione MRB.it | |
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Serie D in disarmo? Sì, no, forse. Dopo aver disputato 26 delle 34 giornate previste dal calendario, anche il pallone del Girone H ha dovuto smettere di rotolare.
Il presidente della Lega Dilettanti, Cosimo Sibilia, non ha avuto dubbi: il calcio "no prof" ripartirà, anche a costo di derogare al termine fissato al 30 giugno per la conclusione della stagione stagione sportiva.
"Lo ha detto il presidente Gravina - ha sottolineato in una recente intervista Luigi Barbiero, numero uno dell'Interregionale -: un'ipotesi che sarà valutata qualora ve ne fosse la necessità. Siamo in grado - ha ribadito il dirigente federale di Martina Franca - di trovare le soluzioni perché la stagione si concluda regolarmente. Non è nella logica delle cose non riprendere le attività".
Può bastare tenere sotto controllo i calciatori, come per esempio fa il Taranto di patron Massimo Giove, che li fa seguire quotidianamente dallo staff con allenamenti personalizzati da eseguire categoricamente?
"Parte delle società di D - spiega alla Gazzetta Antonio Obbiettivo, direttore generale del Fasano - è strutturata e organizzata e non ha sciolto i ranghi. Anzi, prosegue, come facciamo noi, i controlli medici a distanza".
Secondo Franco Massari, team manager del Gravina, "tutte sulla carta sarebbero pronte a riprendere. Ma in quali condizioni? E chi ha di fatto visto partire una parte dei calciatori? E se questi sono stranieri (il Gravina ne ha cinque nel roster, ndr) e sono tornati nei loro paesi d'origine? La verità a mio parere è che le squadre senza grossi interessi di classifica, non potranno garantire gli equilibri del 1° marzo".
Quando si giocò per l'ultima volta, creando l'attuale classifica della poule campano-appulo-lucana: Bitonto in vetta, +1 sul Foggia, + 5 sul Sorrento, quindi Cerignola e Casarano in quota playoff e Taranto in agguato. In basso, invece, con Altamura e Brindisi non lontane dalla zona rossa, Andria, Nocerina, Grumentum e Nardò racchiuse in 2 punti nell'area playout, Francavilla poco sotto e Agropoli staccato e praticamente spacciato. Con 8 partite da giocare. Con 24 punti in palio. Con numerosi scontri diretti.
La domanda è: si potrà riprendere? Impossibile dirlo, rispondono all'unisono i dure dirigenti. Giocando a giugno, con un tour de force di otto partite in quattro settimane. E poi? Playoff a luglio? E la finale di coppa Italia che Fasano attende con ansia? Ecco allora che anche Obbiettivo e Massari non guardano con occhio benevolo ad una soluzione sulla quale sempre più addetti ai lavori s'interrogano: la cristallizzazione. Promozioni multiple e retrocessioni bloccate.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno