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Fasano, Moio: 'Ripresa del Girone H? Spalmerei il campionato in corso su due stagioni'

Intervista esclusiva all'addetto stampa del Fasano
   Emiliano Fraccica

21 Marzo 2020 - 08:00

Tempo di lettura: 3 minuti

Oggi ai microfoni di MondoRossoBlù.it a parlare è il giovanissimo responsabile della comunicazione dell'U.S. Città di Fasano, Gerry Moio, con il quale converseremo sulla situazione non facile che sta attraversando l'Italia, e di conseguenza anche il nostro calcio. 

Gerry, innanzitutto un pensiero sulla condizione che stiamo attraversando, alla quale non eravamo minimamente preparati...
Stiamo vivendo una situazione quasi cinematografica, da film americani. Fino a poco tempo fa pensavamo che sarebbe rimasta confinata in Oriente, o che avrebbe riguardato altre popolazioni. Dal dopoguerra l'Italia non ha mai affrontato qualcosa del genere, vero è che comunque il Governo non ci sta chiedendo un sacrificio troppo grande o di andare a fare i lavori forzati, ma semplicemente di stare in casa, circondati dai social e le tecnologie. Sensazione strana, sento che a lungo andare peserà, ma sono convinto che ce la faremo. 

Pensi che le misure adottate nel mondo del calcio italiano per questa emergenza siano state tardive?
Penso che la LND si sia mossa addirittura prima della Serie A e degli altri campionati europei, anche perché gli interessi economici legati alla Serie D sono molti di meno. Invece, soprattutto nei casi della Premier League e della Champions (ma anche della massima serie nostrana) si è voluti andare avanti fino all'inverosimile, giocando addirittura a porte chiuse, come è successo per Juventus-Inter per esempio. Ci si sarebbe potuti fermare prima. 

Come sta vivendo il Fasano la quarantena?
C'è molta maturità da parte dei giocatori, i ragazzi stanno lavorando quotidianamente da casa, monitorati costantemente dal nostro staff atletico e medico. Il dottore della squadra, Cacucci, telefona ogni giorno agli atleti, come anche il preparatore, il professor Musa, per confrontarsi con loro, e per dare un supporto anche psicologico: penso ai calciatori sudamericani in rosa e per loro non dev'essere affatto facile ritrovarsi in una situazione del genere. Come Fasano però stiamo vicini alla squadra non dico 24 ore al giorno, ma molto spesso: è la cosa giusta da fare. 

Qual è la tua idea circa una possibile ripresa del campionato?
Tutto dipenderà da quando riprenderemo. Se l'isolamento finisse a maggio, io penso che la soluzione ideale sarebbe spalmare il campionato su due stagioni: proseguire questo con calma, compresa anche la Coppa Italia, e non lo dico solo perché siamo finalisti, e ricominciare ad agosto. Bisogna considerare che questo è calcio dilettantistico, ben lontano da quello professionistico, e giocare a luglio sarebbe un serio problema, anche perché le squadre di Serie D vanno avanti soprattutto grazie agli introiti delle partite casalinghe: chi verrebbe a vedere la partita in estate, alle 15, con 40 gradi e il mare a due passi? Bisogna ponderare bene, mi auguro che i vertici prendano la decisione migliore sotto ogni punto di vista. 

Un saluto e un augurio per tifosi e non 
L'augurio che faccio a tutti è quello di trarre le energie giuste e soprattutto le dovute considerazioni da questa strana situazione in cui ci troviamo, fino a qualche giorno fa andavamo a 3000 per studio e lavoro e adesso siamo confinati in casa. Vediamola come un'opportunità, considerando anche che, se seguiremo le direttive del Governo, tutto finirà prima e tutti ritorneremo ad abbracciarci e a esultare sia nei campi della nostra Serie D, sia nella vita di tutti i giorni. 

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