Maria D'Urso | |
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Il Covid 19 non placherà la mia voglia di vivere. Di uscire, di non isolarmi, ma a quanto pare non siamo tutti della stessa opinione. Nonostante le stringenti direttive ministeriali e le dovute precauzioni, percepisco panico e desolazione, ovunque.
Ve li ricordate i film di "alta tensione" trasmessi ogni martedì sera su Italia uno? Dalla finzione alla realtà è un attimo: stavolta, noi in questo film da spettatori siamo diventati i protagonisti.
È un anomalo sabato sera, il meritato fine settimana dopo intensi giorni trascorsi a lavoro e mi permetto il lusso di spostarmi dalla città.
Pazzia. Il semplice aver bisogno di condurre una vita normale, lontana dalla prevenzione, ormai sembra essere un desiderio folle.
E non mi sorprende più di tanto che le strade siano deserte, i ristoranti vuoti, la gente preferisca rinchiudersi in casa e si ascoltino discorsi monotematici fra quei pochi che - come me - sfidano la sorte.
E in attesa di vedere trionfare il "mostro asiatico" anche laddove non abbia ancora messo piede, provo a non farmi contaminare dalla paura.