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E se lo Iacovone fosse così? Il progetto di un giovane architetto tarantino

Il progetto dell'architetto tarantino Francesco Sisto a SeDicoTaranto.it
   Redazione MRB.it

29 Febbraio 2020 - 15:42

Tempo di lettura: 2 minuti

Abbiamo sempre sostenuto che Taranto ha bisogno di idee, creatività e una buona dose di coraggio. Francesco Sisto, giovane architetto tarantino con un Master in Progettazione di Impianti Sportivi, ha avuto una intuizione sullo stadio Iacovone che ha da poco compiuto 50 anni, intuizione a cui noi vogliamo dare voce.
“Ho elaborato una proposta progettuale incentrata sull’ammodernameto, la riqualificazione e la messa a norma dell’impianto (anche leggermente utopistica a mio avviso…) – ci scrive Francesco – cercando di mantenere comunque inalterato il “core” (o che dir si voglia “genius loci”) dell’attempato Salinella tanto caro a la nostra “particolare” piazza calcistica. Coincidenza il fatto che quest’anno il nostro caro Iaco compie 50 anni di attività e sempre più convinto che lo sport può e deve essere uno dei volani principali della riconversione mentale della nostra città.”
E dato che proporre non costa nulla e le idee sono il motore di una società e un ambiente che mirano alla riqualificazione, fossimo in voi una lettura al progetto di Francesco la daremmo.

Il progetto per lo “Iaco”
Il progetto di Francesco prevede maggiore efficienza dello Iacovone dal punto di vista prestazionale e in linea con la moderna concezione di Stadio. Per fare questo le basi del lavoro sono: riconsolidamento di tutto il primo anello, realizzazione della copertura per tutti i settori, riprogettazione dell’intero sistema di rivestimento esterno dei prospetti, ridistribuzione delle aree tecniche e degli ambienti di servizio interni e realizzazione del nuovo Training Centre in prossimità del Campo B.
Infine, elemento di fondamentale importanza, la realizzazione di una “galleria commerciale/espositiva” lungo l’intero perimetro dello stadio sfruttando il sistema strutturale a travi e pilastri “cavo” al di sotto dei settori Curva N e S e Tribuna. Quest’ultimo aspetto, insieme all’organizzazione del nuovo centro d’allenamento, permetterebbe
l’utilizzo dell’impianto quasi 365 giorni l’anno, in linea con le moderne direttive e concezioni europee, abbattendo costi di gestione e manutenzione e dotando la città oltre che di un moderno impianto con potenzialità da manifestazioni internazionali, anche di un grande e “amato” punto di riferimento fruibile pressoché quotidianamente.
Questo è solo un sunto del progetto messo su da Francesco, che tuttavia ci fa sognare sullo stadio Iacovone e su come sarebbe bello vederlo in una veste nuova, rivisitata.

Fonte: SeDicoTaranto.it

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