TARANTO FC

Taranto, tre ipotesi per la cessione del club

Si parla del forte interessamento di Canonico, il patron del Bisceglie
   Redazione MRB.it

28 Febbraio 2020 - 10:00

Tempo di lettura: 3 minuti

Il tempo delle trattative mediatiche è già cominciato. Di solito, nella storia recente del Taranto, le ipotesi di cambio societario iniziavano subito dopo il termine della stagione e solo nei casi finanziarimaente più gravi a campionato in corso.

Questa volta, caso quasi unico, dei fatti di campo non importa più a nessuno (comprensibile, gli obiettivi sono sfumati tutti) e dunque c’è spazio libero per affondare nelle questioni societarie. In fondo è stato lo stesso Giove, martedì nel corso dell’assemblea, a farsi sentire preannunciando che è deciso a continuare, che il Taranto non è in vendita e che ove lo fosse, l’attuale patron venderebbe solo a chi avrà programmi seri e solidità finanziaria. Fin qui sono circolate tre ipotesi.

Canonico – Il presidente del Bisceglie da molti anni viene accostato al Taranto, Già all’indomani del disimpegno di Campitiello ed una seconda volta poco dopo la retrocessione dalla Lega Pro con Zelatore e Bongiovanni l’imprenditore barese era stato chiamato in causa come possibile acquirente della società tarantina. In effetti qualche dialogo, in periodi diversi, c’è stato e così pure in questi giorni. Giove e Canonico sono amici ed entrambi stanno valutando opportunità di collaborazione in ambito aziendale. L’argomento calcistico pare sia stato rinviato a fine campionato. Complice il già formalizzato disimpegno di Canonico proprio da Bisceglie a fine stagione, è molto probabile che i due affronteranno la questione a fine maggio, dunque a bocce ferme. Una disponibilità di massima a parlare Canonico l’ha già fornita; Giove ricambia la stima, quindi ci saranno i presupposti per dialogare. Ma non ora, è troppo presto.

Tilia – Ogni tanto l’interesse dell’avvocato romano si affaccia, non solo a Taranto. Dopo le disavventure di Martina e Caserta, Tilia vuole nuovamente fare calcio. Negli ultimi mesi la sua presunta cordata romana avrebbe già sondato il Catania ed a fine scorsa settimana, secondo quanto da lui dichiarato, era pronta a parlare con Giove. Peccato che quest’ultimo sostenga di non essere stato contattato da nessuno, cosa che ha trovato riscontro in questi giorni. Difficile che questa trattativa parta: la posizione di Giove è invisa a quasi tutti, ma chiara. Senza garanzie serie non si inizia neppure a parlare: è questo il pensiero dell’attuale presidente.

Voci da Avellino – Solo suggestione l’ultima voce che ha accostato al Taranto l’imprenditore campano Izzo, oggi proprietario al 50 per cento dell’Avellino ma in uscita dal club irpino, teoricamente coinvolto da Francesco Montervino, DS del Nola. Sia Izzo che lo stesso Montervino hanno seccamente smentito: difficile non credergli. Izzo è in guerra con Circeli (ex Campobasso, detentore dell’altro 50 per cento del sodalizio avellinese), Montervino è definitivamente calato nel ruolo di dirigente.

Nel frattempo la squadra prosegue gli allenamenti in vista della trasferta con il Gladiator. Stefano Manzo si è operato ieri per la frattura alla clavicola. L’intervento è riuscito. I tempi di rientro in gruppo sono di 40 giorni.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia - Mimmo Carrieri

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