TARANTO FC

Sul Taranto veleni senza fine

Dalla rassegna stampa di oggi
   Redazione MRB.it

21 Febbraio 2020 - 12:36

Tempo di lettura: 3 minuti

Livello di tensione ormai altissimo in casa Taranto. Il clima è avvelenato oltre ogni misura e rende amaro questo finale di stagione. Mercoledì sera due calciatori del Taranto, gli under Pelliccia e Ferrara, appena fuori il ristorante dove la squadra cena tutte le sere, sono stati avvicinati da due sconosciuti che con modi bruschi ed insultanti chiedevano loro "informazioni" su dove si trovassero i compagni di squadra over. Secondo alcune ricostruzioni sarebbe andata così come descritto, in ogni caso Ferrara e Pelliccia, peraltro due dei più positivi quest'anno, sarebbero rimasti molto provati dall'accaduto ed il loro sangue freddo, nella circostanza, ha evitato conseguenze peggiori.

Così ieri è arrivato il comunicato del Taranto per stigmatizzare il brutto evento: "Un episodio deprecabile si è verificato ieri sera (mercoledì, ndr) nelle vicinanze del ristorante che ospita i nostri tesserati. Due malintenzionati, non ancora identificati, hanno usato violenza nei confronti dei calciatori Pelliccia e Ferrara. Soltanto il buon senso dei due ragazzi ha evitato che il fatto degenerasse. La Società, nell'esprimere la più totale solidarietà ai due giocatori, peraltro esemplari nel comportamento in campo e fuori, condanna tutte le forme di violenza che, nell'ultimo periodo, stanno oltraggiando, sotto diverse forme, tutti gli addetti, tesserati e non, contribuendo a creare un clima insostenibile di guerriglia poco confacente ai principi che dovrebbero accompagnare la pratica sportiva nonché, cosa ancora più grave, deturpando l'immagine pubblica della città su scala nazionale. Il club ha altresì provveduto ad attivare tutte le azioni necessarie per assicurare i soggetti di cui sopra alla giustizia e resterà vigile affinché il calcio a Taranto non si trasformi in un veicolo di violenza con il serio rischio di degenerare in una preoccupante deriva che possa mettere a repentaglio l’integrità fisica e morale degli sportivi e di tutte le persone in genere".

Sul fatto di mercoledì sta indagando la Digos. Si tratta dell'ennesimo episodio di violenta tensione verificatisi quest'anno. Al netto di scritte e striscioni contro la dirigenza ed in particolare del presidente Giove in diverse vie della città, tre mesi fa questa sequela di gesti ignobili era cominciata con un manichino impiccato riferito all'ex direttore generale Gino Montella, per poi proseguire con una testa di capretto ed una busta indirizzate al direttore sportivo De Santis. Fin qui gli episodi accaduti fuori dal contesto domenicale e per questo da distinguere rispetto a quanto accade all'interno dello stadio, in casa e fuori. Che prima di domenica ad Altamura aveva fatto registrare cori, striscioni e diserzione, ma che nella cittadina murgiana si è "evoluto" in fatti che sono costati 2.500 euro di multa e la diffida per lo Iacovone "... per avere propri sostenitori in campo avverso lanciato e fatto esplodere quattro bombe carta sul campo per destinazione, costringendo la società ospitante a far spostare i raccattapalle della zona interessata; lanciato circa 10 bottigliette di plastica vuote all'indirizzo di un assistente arbitrale che non lo colpivano". Brutte storie.

Fonte: Quotidiano di Puglia - Mimmo Carrieri

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