Redazione MRB.it | |
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Il Taranto di Massimo Giove e al capolinea. In campo certamente si: sul fronte societario se ne saprà di più martedì prossimo. Andando per ordine è necessario analizzare la sconfitta di Altamura come uno dei punti più bassi toccati negli ultimi anni. La squadra non c'è più, si è liquefatta, in una sola espressione: ha mollato. Si trascina stancamente verso maggio, senza nessun fondamento tecnico-tattico e soprattutto motivazionale. Ha tirato insomma i remi in barca, in barba agli obiettivi indicati come ripiego dalla dirigenza, cioè l'accesso ai play-off. Domenica ha mostrato, per l'ennesima volta, il peggio di sé, un vuoto assoluto di orgoglio e di dignità.
Certo possono essere saltati i punti di riferimento interni ed ambientali, ma ciò non giustifica questo tipo di prestazione e di gestione del momento, allenatore incluso. In chi pratica sport, perfino nel peggiore dei contesti, non può venir meno l'amor proprio. Come detto la squadra ed il tecnico sono arrivati al capolinea: difficile che le due componenti possano evidenziare segni di ripresa degni di fiducia. Occorre prendersi subito i punti salvezza e poi magari solcare il finale di stagione con una formazione di soli ragazzini.
Ma la madre di tutte le questioni è quella societaria. In questo senso martedì prossimo si consumerà un atto importante: è stata convocata l'assemblea dei soci i cui punti all'ordine del giorno sono molto importanti. A cominciare dall'approvazione del bilancio al 30 giugno 2019, dentro il quale saranno evidenziati i debiti del club, e cui monitoraggio verrà certamente puoi pubblicizzato dalla fondazione Taras, che sarà presente alla riunione. L'assemblea dovrà poi ratificare o meno le dimissioni presentate dal sindaco monocratico Vicenti e quelle dell'amministratore unico che puoi è il presidente Massimo Giove. Dai debiti del sodalizio ionico e dalle intenzioni del suo proprietario si capiranno i passi del prossimo futuro. La piazza è ormai concorde, quasi unanimemente, che l'avventura di Giove al timone della Taranto deve ritenersi terminata e che questi deve agevolare un cambio di governance. Lui ci sta pensando, ma lo stato non si registrerebbero trattative avviate (solo qualche flebile pour parler) né tantomeno offerte strutturate. Certo i prossimi due mesi saranno tormentati e decisivi per capire con chi è da dove ripartire per il prossimo anno.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia - Mimmo Carrieri