TARANTO FC

Il ds De Santis: 'Il progetto? Serve continuità'

E sulla gravissima minaccia ricevuta: 'Quest'azione non può e non deve restare impunita'
   Redazione MRB.it

12 Febbraio 2020 - 11:10

Tempo di lettura: 2 minuti

Lo squallore di certe azioni non ha limiti e l’ennesima intimidazione, stavolta rivolta al direttore sportivo Vincenzo De Santis, è la conferma.

Il diesse è intervenuto quale ospite a Studio 100 Sport Magazine dichiarando che “con questo gesto si è oltrepassato il limite. Ho sempre accettato le critiche, anche quelle pesanti e mi sono sempre assunto le mie responsabilità. Ora sono stanco. È stato un colpo premeditato. Non si può covare odio in soli due mesi”. Quest’oggi De Santis è stato interrogato a lungo dalle autorità ma non ha ancora sporto denuncia. “Taranto è una splendida città, che merita tutta la positività dovuta alla vittoria sanremese – ha commentato – ma in questo caso, la pessima figura non la faccio io, ma i tarantini. Quelli incazzati, che vogliono trovare sempre un capro espiatorio. Anche io sono un tifoso e so che vuol dire essere stanchi, disillusi. Ma cercare di trovare un colpevole non è l’atteggiamento giusto”.

SOCIETA’“Sono arrivato a Taranto dopo le tre sconfitte subite ad Andria – ha dichiarato – ma un anno non è come un altro: con i rossoblù stiamo dimostrando che il progetto e l’impegno ci sono”. Secondo De Santis a Taranto si è innescato un meccanismo di superiorità, in cui ognuno deve “dimostrare” la sua forza: “Dovremmo smetterla di farci la guerra. Se utilizzassimo tutta l’energia per coalizzarci, sarebbe meglio per tutti. L’ostilità non fa bene”.

SQUADRA - Il diesse conferma che gli acquisti degli under come Avantaggiato o gli over Van Ransbeeck sono delle sue scelte, consapevoli, di giocatori molto forti singolarmente e che provengono tutti da piazze importanti. È deluso dall’ultima sconfitta subita, domenica scorsa, allo Iacovone, sperava in una vittoria che desse un senso diverso al campionato. “Più che fare dei passi indietro, abbiamo fatto una passeggiata” ha ironizzato. “Mi occupo di scouting da anni, sono sempre alla ricerca di giovani talenti e riconosco – sottolinea – di saper fare bene il mio lavoro. In questo momento non ha senso fare altri acquisti”.

Le critiche e l’esortazione a “mettersi da parte” a Taranto, ormai, sono all’ ordine del giorno.  In tutta risposta, il diesse non molla e tal proposito, si è espresso anche sulle critiche al mister: “Panarelli via? Assolutamente no. Mi hanno insegnato a difendere, sempre e quando è possibile, il mio allenatore. Credo nella continuità dei progetti e nel calcio devi mettere in conto soprattutto le sconfitte. Ciò non significa che debbano influenzare il progetto. Abbiamo ereditato una squadra non nostra ma stiamo facendo di tutto per portarla avanti. È dura, ma ci crediamo”.

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