TARANTO FC

De Santis: 'Sono attacchi mirati, c'è premeditazione. Ma io non mollo'

Il direttore si presenta in conferenza dopo la gravissima minaccia ricevuta
   Redazione MRB.it

11 Febbraio 2020 - 19:26

Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo la macabra e vergognosa minaccia ricevuta dal direttore sportivo Vincenzo De Santis nella serata di lunedì, il dirigente rossoblù si è presentato in conferenza stampa per spiegare il proprio punto di vista.

"Questo è un gesto che non ha nulla a che vedere con la civiltà" - ha esordito De Santis - "lasciare una testa di animale per strada, in un posto dove passano anche i bambini non è una cosa bella. Non credo che si tratti di una bravata e di una ragazzata, ma questo episodio ha delle fondamenta che arrivano da lontano. Posso aver sbagliato tanto in questi due mesi ma non credo di meritare tutto questo astio e questo odio. Ma se qualcuno pensa di fermarmi in questo modo, si sbaglia di grosso. Io sono per la legalità".

"Quella testa lasciata in quel posto? Non lo so, forse per fare una cosa forte e ci sono riusciti" - ha aggiunto - "ma ringrazio la vicinanza che mi ha mostrato la gente tarantina, quella per bene. Non tutti i tifosi sono come quelli che mi contestano in quel modo, attribuire a me 24 anni di esasperazione mi sembra davvero paradossale. Sono qui da due mesi, non da due anni e sono subentrato in corsa trovando delle lacune. Salvo la parte buona del tifo tarantino, chi fa questi gesti non è sano di mente, non ha nessuna logica. Questa è gente abituata e fare questi gesti vigliacchi e infami, io con le persone ci parlo guardandolo in faccia. Per me sono attacchi mirati, studiati, fatti fino a quando Giove non andrà via. Nel tritacarne adesso ci sono finito io perchè sono quello che è al suo fianco. Altrimenti non si spiegherebbe un gesto così forte verso una persona che sta qui da due mesi".


foto Luca Barone

PREMEDITAZIONE - "Fatta denuncia? Non ancora, ci sto pensando. Sono stato interrogato perchè chi di dovere ha voluto sapere un pò di cose. E' un gesto che non è passato inosservato. La mia idea è che questa è una cosa che parte da lontano, c'è premeditazione. Ho sempre detto che il tifoso sia esasperato ma questo atto così violento e brutto in così poco tempo, mi lascia pensare che sia premeditato. Qualcuno muove i fili, ma sono sicuro che le forze dell'ordine faranno il loro lavoro per trovare i responsabili. Da cittadino per bene, spero che vengano assicurati alla giustizia. Chi muove i fili? Non ho sospetti fondati ma la premeditazione credo che ci sia. E' giusto essere criticati quando uno sbaglia, se fatto in maniera civile. Accusato di essere barese? Questa è discriminazione, va valutato l'uomo e non la provenienza. In questo contesto ci rimette la parte buona della città. Dopo questo episodio mi hanno contattato tante persone, anche dal nord, e dà una luce negativa ad un'intera città che invece è bellissima. Gesti fatti da qualcuno che vuole la società? Mi sembra una cosa diabolica, è davvero brutto se fosse vero. Ma se qualcuno volesse acquistare la società, si faccia avanti. Giove ha già dichiarato che si farà da parte se venisse qualcuno solido. Autori delle minacce provenienti anche da fuori Taranto? Si, posso pensare di tutto. Però preciso che qualche vostro collega in una chat si è permesso di scrivere con altre persone che questo poteva essere anche un episodio orchestrato dalla società. Siamo davvero fuori di testa se pensiamo questo. Questo atteggiamento dove ci porterà? Qualsiasi calciatore, con questo clima, difficilmente avrà voglia di venire qui".

MOLLARE, MAI - "Pensato di mollare? No, mai. Non sono abituato a deporre l'ascia, io sono un guerriero. Io da qui me ne andrò quando lo deciderò io o al massimo quando lo deciderà il presidente. Non mi farò smuovere da nessun'altro.".


foto Luca Barone

MESSAGGIO DELLA CONFERENZA - "Voglio dare un messaggio positivo alla parte buona della città e salvaguardare tutta la gente per bene. Se c'è chi pensa che mi possa spaventare per queste cose, si sbaglia di grosso. Io rimarrò qui e ci metterò ancora più forza, se la società mi appoggerà fino alla fine. Me ne andrò solo quando lo deciderà Giove".

PRESIDENTE DISPIACIUTO - "Il presidente? Mi è stato vicino, anche lui è abbastanza dispiaciuto. Se c'è qualcuno che vuole la squadra, il presidente è aperto a tutti, ma ad oggi non è arrivato nessuno e credo che non arriverà nessuno. Poi se dovessero arrivare delle offerte, sarete i primi a saperlo".

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