TARANTO FC

Taranto-Cerignola 0-3 a tavolino

Ripercorriamo le tappe di una sconfitta evitabile
   Redazione MRB.it

08 Febbraio 2020 - 08:29

Tempo di lettura: 5 minuti

Si è concluso definitivamente il "caso Kosnic". Ieri la Corte Sportiva d'Appello Nazionale ha respinto il ricorso del Taranto mettendo il punto ad una situazione che ha tenuto sulle spine i tifosi del Taranto. Ripercorriamo le tappe di questa vicenda.

15 dicembre: Taranto e Cerignola, ormai distanti dalla vetta occupata dal Bitonto, si giocano l’ultima chance per non dire addio al campionato. In campo i rossoblù recuperano lo 0-2 iniziale e pareggiano. Un 2-2 che non serve a nessuno, con le due squadre appaiate a 25 punti contro i 34 di Bitonto e Foggia.

16 dicembre: il Cerignola preannuncia ricorso nei confronti della posizione in campo del difensore rossoblù Kosnic. Il nocciolo della questione è il mancato ok della LND per l’utilizzo del calciatore (extracomunitario). Il DS De Santis a Studio 100 annuncia che “È stato fatto un pre-annuncio di reclamo da parte del Cerignola, come atto dovuto – ha dichiarato – ma non è detto che lo inoltrino realmente, perché il Cerignola sta valutando le sue opzioni”. De Santis prova anche a spiegare cosa è successo: “La domanda è stata effettivamente inviata venerdì 13 – ha continuato – e questo ritardo non è dipeso solo dal Taranto ma dal sistema che non ci dava la possibilità di tesserarlo prima. Non è detto che il Cerignola proceda con il ricorso ma se lo faranno, noi ci difenderemo avendo anche diversi argomenti a nostro favore, tra cui un precedente. A tal proposito abbiamo già contattato lo studio Grassani che vinse una causa simile alla nostra".

18 dicembre: torna a parlare De Santis a Canale85 dando speranza ai tifosi: "C'è un precedente a nostro favore ma anche uno che ci sfavorisce. Le Noif come sappiamo non sono ben definite" - conclude il direttore - "noi ce la giocheremo in tribunale anche se è chiaro che questa situazione si poteva evitare. Le responsabilità saranno distribuite per ruoli perché è giusto che chi sbaglia paghi.

14 gennaio: alla vigilia della pronuncia del Giudice Sportivo, il DS De Santis valuta il caso: "Quasi sicuramente si arriverà alla sconfitta a tavolino per il Taranto, ma noi abbiamo già pronto il controricorso, con il quale la classifica sarebbe bloccata almeno per un mese. Se ne sono dette tante su questo caso, posso dire che il disguido è nato in seguito a un blocco del sistema, che non ha consentito di registrare il tesseramento".

15 gennaio, arriva la sentenza: il Giudice Sportivo si esprime a favore del ricorso presentato dall'Audace Cerignola, infliggendo dunque al Taranto la sconfitta a tavolino col punteggio di 0-3. La società del presidente Giove però fa sapere che impugnerà questa sentenza e presenterà ricorso. Nelle motivazioni il giudice è eloquente: “lette le controdeduzioni depositate dal TARANTO FC 1927 SRL in cui si afferma che, trattandosi di un trasferimento infra-annuale relativo a calciatore straniero extra-comunitario, "non sussiste alcun obbligo di ottenere l'autorizzazione federale prima dell'impiego";
- rilevato come l'art. 40 quater delle N.O.I.F. è inequivoco nell'affermare che per i calciatori stranieri extra-comunitari "il primo tesseramento in Italia decorre dalla data di comunicazione della FIGC" mentre "a partire dalla stagione sportiva successiva al primo tesseramento in Italia, le richieste di tesseramento dovranno essere inoltrate presso i Comitati, le Divisioni e i Dipartimenti di competenza delle società interessate" e, in tal caso "il tesseramento decorre dalla data di comunicazione dei Comitati o delle Divisioni o dei Dipartimenti di competenza delle società interessate", senza operare alcuna distinzione per i tesseramenti avvenuti a stagione sportiva in corso”.
De Santis commenta in questo modo: “Sapevamo che in prima battuta potesse succedere questo. Ora stiamo provvedendo ad impugnare la sentenza per inoltrare il ricorso. Ce la giocheremo alla Corte Federale, con tempi non brevi. La nostra difesa punterà-continua il ds-sul blocco del sistema online della Federazione, che non ha permesso che la richiesta di tesseramento andasse a buon fine; per noi era tutto ok e possiamo dimostrarlo’.

28 gennaio: il Taranto organizza una conferenza stampa chiarificatrice su tanti aspetti societari, tra cui la partita persa a tavolino. A parlare è De Santis: I responsabili della sconfitta a tavolino per il caso Kosnic? Sono il Taranto Calcio e il sistema della Federazione che si è bloccato. Abbiamo fatto un errore ma in questo momento non mi sembra giusto puntare per forza il dito contro qualcuno. Il calciatore era già tesserato in Italia, abbiamo provato ad inviare la documentazione giovedì e i dati caricati la Federazione li ha, quindi bastava che qualcuno si assumesse la responsabilità di dirlo. Ma ce la giocheremo in tribunale dando le nostre ragioni. Chi ha sbagliato lo sa e non serve mettere ancora il dito nella piaga”.

3 febbraio: il Presidente Giove, intervenendo telefonicamente su TBM dichara che: “Sbagliare è umano. Adesso discuteremo l'appello giorno 7 e vedremo se è corretta la nostra interpretazione o quella del Cerignola. Certo, se io mi fossi trovato al posto del Cerignola non avrei mai fatto ricorso. Ci sono rimasto male...".

7 febbraio: La Corte Sportiva d'Appello Nazionale ha respinto il reclamo presentato dal Taranto riguardo la sconfitta a tavolino rimediata nel match contro l'Audace Cerignola per il "caso-Kosnic". "La Corte Sportiva d'Appello Nazionale ha pronunciato nella riunione fissata il 7 febbraio 2020 a seguito del reclamo n. 180 promosso dalla società Taranto F.C. 1927 S.r.l. in data 17.01.2020 il seguente DISPOSITIVO: il reclamo n. 180, proposto dalla società TARANTO F.C. 1927 S.R.L. avverso decisioni merito gara Taranto F.C. 1927 S.r.l./Audace Cerignola A.R.L. del 15.12.2019 è respinto".
Nessun commento della società del Taranto.

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