Intervenuto come ospite alla trasmissione Studio100 Sport Magazine, il dirigente rossoblù Antonio Borsci parla anche dell’attuale momento della squadra di mister Panarelli. Ecco le sue parole sulla gara di Sorrento e sul clima creatosi attorno alla squadra nelle ultime settimane.

"La vittoria porta serenità, soprattutto per le buone prestazioni. A Sorrento la squadra ha tenuto il campo fino all’ultimo, in serie D ci vuole fisicità, corsa. Va fatto un plauso a chi sta organizzando la parte atletica, i risultati si vedono. Adesso occorre organizzare bene la parte primaverile, li si vedrà la tenuta atletica della squadra.

Quando ci sono momenti di crisi la avvertono tutti, anche i ragazzi. Per migliorare ci vuole l’autostima, che ti porta a giocare meglio. Poi i risultati, che ti aiutano. Il Taranto ha avuto molti problemi, anche con i tifosi che non vengono più allo stadio ma spero che il derby possa portare un po’ di entusiasmo. Oggi il presidente Giove è l’unico socio e l’aiuto glielo può dare solo chi paga il biglietto. Giove si rende conto anche lui degli errori che sono stati fatti, ma d’altronde chi non ne fa? Bisogna avere sempre la speranza, non si può mai dire cosa può accadere. Dobbiamo dare un significato a questo campionato fino all’ultima giornata. È vero che le partite diminuiscono, però davvero nel calcio tutto può succedere. Poi, se non accade, pazienza

Cosa succede all'ambiente? Sono anni che si insegue l’obiettivo senza raggiungerlo, ma arrabbiarsi tra noi stessi non aiuta. Le cose non sono andate bene, lo sanno tutti. Adesso che si fa? Si continua, si cerca di dare il meglio di se, si lavora con più tranquillità. I tifosi hanno ragione quasi sempre. I tifosi sono rammaricati perché quest’anno non si vince, ma parlare di ciò è una materia difficile. A Taranto ci vogliono giocatori di grande personalità, perché poi quando i tifosi ti fischiano, ti insultano, devi essere forte. Per esempio, Goretta qui a Taranto si può formare caratterialmente, lo potrà mettere nel curriculum. A ognuno sta dimostrare il proprio valore, al di là della contestazione".