Dalla rassegna stampa l'articolo di Nicola Sammali sul 'Nuovo quotidiano di Puglia'.

Taranto- Chiuso il mercato, il Taranto si rituffa in campionato con due elementi in più, ufficializzati dalla società del presidente Massimo Giove, che completano il gruppo profondamente rivoluzionato nelle due sessioni di dicembre e gennaio. Ieri, nell'ultimo giorno di manovre, il Taranto ha messo a segno altri due colpi prima del gong finale. Il nuovo progetto tecnico annunciato in conferenza stampa dal direttore sportivo Vincenzo De Santis, si è infatti arricchito di due profili under, con le firme sui contratti del centrocampista centrale Alessandro Avantaggiato (cresciuto nelle giovanili del Lecce, ha giocato col Nardò) e del difensore centrale Silvio Petrucci (arriva dall'Avellino), entrambi classe 2000, due risorse su cui la società rossoblù ha deciso di scommettere. Nei prossimi giorni inoltre diventeranno rossoblù Vignati e Cascione che ieri hanno rescisso con le rispettive società di appartenenza. Il Taranto intanto punta su Avantaggiato e Petrucci, così come sul belga Van Ransbeeck, centrocampista classe '94 sembra essere il collante giusto tra centrocampo e attacco, dinamico, capace di muoversi tra le linee, di dare ordine, e di colpire col sinistro, dalla distanza, quando vede la porta. Con la partenza dell'ormai ex capitano Stefano D'Agostino si è concluso un capitolo della storia recente del Taranto, un rapporto che quest'anno viveva più di bassi che di alti, soprattutto nella parentesi Ragno, con il fantasista relegato spesso in panchina per motivi tattici principalmente, e poi anche fisici. L'arrivo del tecnico Luigi Panarelli sembrava avesse risolto l'equivoco, ma così non è stato, fino allo strappo che si è consumato a sorpresa col presidente Giove, con la decisione presa al diesse De Santis. Ora  che ogni tassello al suo posto, il Taranto potrà concentrarsi solo sul campo e sulla sfida d'alta quota di domani contro il Sorrento, cerando di ottenere il massimo da qui alla fine del campionato, con la prospettiva di cementare le basi per la prossima stagione. Sarà un Taranto diverso, almeno questa è l'idea del diesse De Santis che lo sta costruendo, una squadra più di sciabola che di fioretto che  corra e occupi gli spazi, che abbia le caratteristiche giuste per non sgonfiarsi nel giro di qualche partita. Conterà anche la qualità, certo, e determinazione per raggiungere un obiettivo che anche quest'anno è sfumato, nonostante il progetto iniziale, sulla carta facesse ben sperare. La matematica non condanna definitivamente il Taranto, e allora ogni sfida può essere buona per alzare il livello, per togliere punti pesanti alle avversarie in zona play off, che intanto continuano a correre forte. Nella trasferta di Sorrento il Taranto affronta una rivelazione del torneo, per quello che sta facendo vedere, compreso il secondo posto in classifica alle spalle del Bitonto sempre più padrone del proprio destino. E sarà un  test probante per il Taranto di Panarelli, che vuole crescere ancora dopo la bella prestazione contro il Grumentum in casa, domenica scorsa: ma Panarelli aveva anche sottolineato i progressi fatti nelle gare precedenti, a Nardò per citare un esempio, resi meno evidenti, a suo dire, dal risultato ottenuto, da un pareggio che non ha premiato lo sforzo dei rossoblù. Il Taranto, senza lo squalificato Oggiano e senza Benvenga (problema alla caviglia) ma con Cuccurullo al rientro, andrà a Sorrento per cercare di strappare la vittoria e ci sono tutti i presupposti per un match divertente, combattuto, forse decisivo per entrambe. Anche in considerazione dell'attesissimo derby contro il Foggia allo 'Iacovone' del turno successivo. La società rossoblù ha intrapreso questo processo di maturazione sperando, dopo tanta amarezza, di passare ai fatti, gli unici che contano davvero.