TARANTO FC

Galigani: 'Ci attende un mese importante'

L'ex direttore generale del Taranto analizza il momento dei rossoblù
   Redazione MRB.it

30 Gennaio 2020 - 08:00

Tempo di lettura: 5 minuti

Ospite di TRB Channel, l'ex direttore generale del Taranto Vittorio Galigani che tocca diversi temi legati alle vicende attuali della formazione rossoblù.

VITTORIA CONTRO IL GRUMENTUM - "Il Grumentum è una squadra di media classifica che la domenica precedente, in 10 uomini, aveva bloccato il Cerignola, quest'ultima secondo me la formazione più attrezzata del girone. Il Taranto è partito bene, ha sfruttato con Goretta un errore difensivo e dopo il vantaggio ha avuto la strada spianata. Si sono visti 30/35 minuti di buon calcio. La squadra è in salute, la coppia Manzo-Matute si è ben comportata.

FINIRE BENE IL CAMPIONATO - "E' scontato dire che il Taranto da qui alla fine deve fare del proprio meglio, cercando di ottenere la migliore posizione di classifica possibile. Questo che ci attende è un mese importante visto che giocheremo contro Sorrento, Foggia, Altamura e Bitonto. Se il Taranto riuscisse a fare un filotto importante, per la legge dei grandi numeri potrebbe accadere davvero di tutto. Questo è un campionato particolare, dove fino ad oggi al Bitonto è andato davvero tutto bene".

FARE BENE ANCHE PER UN POSSIBILE RIPESCAGGIO? - "In Lega Pro c'è molta crisi, anche a livello infrastrutturale e non si sa quante squadre riusciranno ad iscriversi nella prossima stagione. Credo che a determinate condizioni anche il paletto dei 5 anni potrebbe essere superato. C'è il dovere da parte di tutti di cercare di posizionarsi nella migliore posizione di classifica possibile. Poi durante l'estate ci sarà la battaglia per le graduatorie per i ripescaggi e molto altro ancora".

NUOVO PROGETTO? - "Le parole di Giove dopo il pari contro il Casarano non hanno avuto la giusta interpretazione da parte di molti. Nel dire che sarebbe stato difficile vincere il campionato, non significa che il Taranto avrebbe mollato. Prima di parlare di nuovo progetto, aspettiamo questo mese importante e poi capiremo meglio il futuro".

D'AGOSTINO - "Penso che giocatori come D'Agostino, Baggio, Del Piero e Totti siano un valore aggiunto per ogni squadra. Qualsiasi allenatore, nel nostro ambiente, direbbe che con giocatori del genere si giochi in 10 + 1, con quest'ultimo in grado da solo di determinare le partite. Poi bisogna avere il coraggio di dire le cose rispettando sempre la privacy di tutti. Quella di D'Agostino è stata un'annata partita con una situazione fisica particolare, ha tirato la carretta per un certo periodo e secondo me attualmente è un pò "stanco", aveva bisogno di tirare il fiato per riprendersi dal danno fisico avuto ad inizio stagione. Direi che la valutazione non sia solo di natura tecnica ma secondo me c'è anche un problema di natura fisico. Ma è stato un bene che il rapporto tra il Taranto e D'Agostino si sia chiuso in maniera amichevole".

RAGNO - "C'è da dire che sulla risoluzione di Ragno, buona parte del merito vada dato a De Santis. Il contatto con il tecnico ce lo aveva lui e gli va riconosciuto il merito per il buon esito dell'operazione".

PUNTARE SUI GIOVANI - "Il Taranto, C o D che sia, deve riuscire ad andare avanti senza nessun tipo di problema economico. Credo che sia giusto affidarsi meglio ad un giovane che guadagna cifre accettabili che non ad un giocatore di categoria superiore che impone costi importanti. Giove quest'anno si è fatto convincere a non badare a spese, ha aperto troppo la borsa e i risultati attuali sono che allo stadio non ci va più nessuno e gli sponsor sono davvero pochi. Nel 1995 quando vinsi il campionato in D, giocavamo con 7 giocatori tarantini tra cui Triuzzi e Panarelli. Triuzzi l'ho venduto per 900 milioni di lire e Panarelli l'ho venduto al Napoli per 250 milioni di lire. Con quei soldi siamo riusciti a fare il campionato successivo. Occorre fare un piano industriale a medio termine che dia risultati, rimanendo soprattutto con i piedi per terra".

SINTONIA PANARELLI-DE SANTIS - "Parlo spesso con Panarelli, lo reputo un mio figlio calcistico. All'arrivo di De Santis c'è stato bisogno di un confronto ma mi ha detto che adesso tra di loro c'è molta sintonia".

RAPPORTO CON STAMPA E SOCIAL - "Quando sono venuto io a Taranto con Vito Fasano presidente, mi sono inserito piano piano grazie a 3 amici: Dino Lopane, Clemente Salvaggio e Paolo Aquaro, 3 giornalisti che avevano in mano la città dal punto di vista della stampa sportiva. Io per loro 3 non avevo segreti, andavamo a cena ogni giovedì e gli esponevo tutti i problemi. Ora i tempi sono cambiati, una cosa del genere non si potrebbe più fare. Oggi è sicuramente più difficile, anche per i social dove ci sono persone che criticano a prescindere senza metterci neanche la faccia. Io sono uno di quelli che ha sofferto tanto le offese e mia moglie non è mai più venuta allo stadio per questo motivo. Nell'anno della B persa contro l'Ancora, c'era lo striscione 'Galigani vattene, Evangelisti seguilo' e avevamo una delle squadre più forti degli ultimi tempi. A Taranto basta che perdi una partita ed escono fuori una marea di pettegolezzi, anche pesanti".

SORRENTO E MAIURI - "Quella di Maiuri è davvero una stagione sontuosa. Il Sorrento è l'esempio di quello che intendo io per società virtuosa. Nel primo anno hanno messo insieme una squadra con ragazzi interessanti, poi migliorata nella stagione successiva. Maiuri è un grande conoscitore della categoria e ha fallito solo a Taranto, chiediamoci il motivo".

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