Redazione MRB.it | |
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Tra poco meno di un'ora ci sarà la conferenza stampa indetta dalla società del Taranto, un appuntamento con la stampa per illustrare alcuni aspetti dell'operato della società.
L'incontro, voluto dalla società del presidente Giove, che non interverrà, di certo andrà a chiarire la vicenda che riguarda l'esclusione del capitano Stefano D'Agostino. La scelta della società, presa nella giornata di venerdì scorso ha lasciato delle zone d'ombra, soprattutto sui motivi alla base di tale decisione. De Santis ha dichiarato che Giove si è sentito tradito da D'Agostino e di certo farà chiarezza sul caso. Di sicuro c'è che il fantasista genovese, 41 gol in 72 partite di campionato, non farà parte del futuro progetto tecnico dei Taranto.
Probabilmente si illustrerà l'intenzione della società di Via Lago di Como circa il futuro del calcio rossoblù: il presidente Giove crede ancora nei play-off, perchè a sua detta i regolamenti possono cambiare e quindi "non si sa mai", ma non è detto che si sta già iniziando a porre le basi per il prossimo campionato in serie D. Quindi probabile anche un capitolo legato al mercato: gennaio ha portato in rossoblù tre classe 2000 (Klej, Avantaggiato e Petrucci): l'anno prossimo, ricordiamo, in serie D sarà possibile schierare un solo classe 2000.
Chissà se la conferenza sarà anche l'occasione per concludere definitivamente il capitolo Kosnic e quindi sapere a che punto è il controricorso preannunciato dal Taranto. Ricordiamo che il Taranto ebbe partita persa a tavolino contro il Cerignola ma il DS De Santis parlò di un disguido alla base del tesseramento e del controricorso preparato dal Taranto.
Probabilmente il DS De Santis farà un nuovo appello all'unità di intenti tra le varie parti: la contestazione e la diserzione di curva e gradinata sono un vuoto "ingombrante" e una società che ha necessità di rilanciarsi non può fare a meno dei propri tifosi.La volontà della conferenza stampa, come detto da De Santis domenica, nasce proprio dall'esigenza della società di parlare, di esprimere le proprie opinioni, nella libertà garantita a tutti, di cronaca e di critica. Tutti hanno diritto di criticare, nel rispetto dei ruoli e delle persone.