LE VOCI DI MRB.IT

Taranto, il momento della chiarezza

Le parole, ma soprattutto i fatti per riconquistare la piazza
   Roberto Orlando

28 Gennaio 2020 - 09:06

Tempo di lettura: 3 minuti

La gara di domenica contro il Grumentum si è vissuta in un clima surreale, dettato dalla diserzione dei gruppi organizzati della Curva Nord e di Gradinata. Davanti a pochi intimi i rossoblù giocano in scioltezza, contro una formazione che non punge mai per pochezza di uomini e mezzi. Davanti ad un avversario evanescente tutto naturalmente diventa più facile: manovra più fluida, passaggi e cross più precisi. Una prestazione certamente positiva, ma va sempre contestualizzata. Il Taranto torna a vestire la maglia rossoblù dopo il diktat imposto dalla curva il 10 dicembre scorso e segna tre gol dopo aver tirato molto in porta. La vittoria non diventa più generosa soltanto grazie alle belle parate di Alessandro Russo, portiere tarantino classe 2000, davvero il migliore dei suoi.

Il DS De Santis nel dopo gara appare in TV nero in volto per l’aver subito un “mafioso” proveniente dalla curva, appellativo sicuramente censurabile. Nei tre minuti ai microfoni di Francesco Friuli, De Santis dice che le cose fatte dalla società non vanno mai bene, che non basta mai. Il dirigente bitontino non deve dimenticare il contesto in cui si trova, però: la piazza è depressa, umiliata e delusa per un’altra stagione quasi completamente buttata alle ortiche, ed in aperta contestazione contro il presidente Giove. Un tifo che ha scelto di disertare lo Iacovone come estrema civile forma di protesta. Di certo la società nelle “scelte giustissime” che ha fatto ha ponderato ogni aspetto (tecnico e di prospettiva), ma di certo avrebbe potuto comunicare meglio il proprio operato. Non è la prima volta che sottolineiamo questo deficit del Taranto e la confusione non fa altro che accrescere lo stato di frustrazione e la rabbia dei tifosi, che se non lo avesse detto D’Agostino stesso che era stato messo fuori rosa, nessuno lo avrebbe capito.

Ancora De Santis, ancora parole da analizzare: non è vero che il Taranto da quando c’è lui non ha mai perso. Non lo ha fatto sul campo, certo, ma la sconfitta è arrivata nel modo peggiore, a tavolino contro il Cerignola, proprio nella prima gara con lui DS. Ricordarglielo non significa fare il Pierino della situazione, ma vuole evidenziare un altro aspetto: che per quell’errore non ha pagato nessuno, se non la squadra e i tifosi. Non sappiamo con chi ce l’avesse De Santis quando ha dichiarato a Friuli che “se qualcuno ha fatto il furbetto passerà dalle forche” ma sarebbe il caso che dalle forche passasse anche chi ha fatto il furbetto sul caso Kosnic, per esempio.

Oggi la conferenza stampa del DS De Santis, dove illustrerà i programmi della società, farà luce sugli ultimi avvenimenti (caso D’Agostino). Conferenza stampa attesa, voluta dalla società proprio per argomentare il proprio operato. Siamo tutti naturalmente impazienti e curiosi, la società sta facendo delle scelte, sta prendendo delle decisioni importanti per il proprio futuro e ha necessità proprio attraverso programmazione e fatti di riconquistare i tifosi.

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