TARANTO FC

E' un Taranto anonimo: lo conferma la classifica

Il pari del derby ha il valore di una sconfitta
   Redazione MRB.it

21 Gennaio 2020 - 10:00

Tempo di lettura: 2 minuti

Dalla rassegna stampa di oggi sul 'Quotidiano' l'articolo di Mimmo Carrieri dopo il pareggio del Taranto contro il Nardò nell'ultima giornata di campionato.

La vetta ora dista dodici punti, solo dieci lo separano dai play out.

Taranto - Che fosse finita, era già noto da tempo. Il pari grigio di Nardò ha messo il sigillo definitivo ad ogni velleità, perfino quella di scalare posizioni in zona play off. Il Taranto adesso ha 12 punti di ritardo dalla vetta e 10 di vantaggio sulla griglia play out, quindi è nella situazione di chi non ha da giocare per nessuno obiettivo, ma proprio nessuno. La resa era stata già 'chiamata' dal presidente Giove una settimana fa, poco dopo un altro pareggio scialbo, quello interno con il Casarano. 'Il dovere di crederci', frase retorica con la quale altri protagonisti hanno parlato nei giorni scorsi si è sbiadita pure quella. In fondo pure le dichiarazioni di Panarelli relative alla classifica, rilasciate nel post-gara con Nardò hanno il sapore di una mesta presa d'atto: 'Dobbiamo continuare ad onorare il campionato e la maglia che indossiamo, è il nostro lavoro'.  Sintesi perfetta della sensazione che da questo momento in poi,  mancando una decina di punti per salvarsi (obiettivo ovviamente alla portata) occorrerà appellarsi solo all'amor proprio ed alla professionalità. Sul campo, anche sotto il profilo tecnico, il Taranto è stato questo: una squadra abbastanza svuotata che si fa risucchiare dall'inerzia della partita, senza incidere pur avendone i mezzi. Una formazione dal ritmo piatto, le giocate prevedibili, che commette molti errori di misura. Il trainer jonico ritiene che il pari stia stretto alla sua compagine: analisi che combacia con il numero delle occasioni create ma che stride col fatto che puntualmente siano state sbagliate da elementi rappresentativi come D'Agostino, Genchi e Goretta. Tenuto conto dell'enorme divario tecnico con i neretini, l'1-1 equivale ad una mezza sconfitta e di questo occorre prendere atto. Così come sembra ormai terzo nelle gerarchie del centrocampo  un elemento come Matute. Non sembra un caso poi,  che nel vuoto di motivazioni di questo periodo a brillare siano soprattutto gli under, come attestano le prove sempre ottime di Cuccurullo, Ferrara e Sposito. Gli juniores  hanno spunti subordinati all'esigenza di mettersi in mostra ed alla minore responsabilità che grava sulle loro spalle.

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