Redazione MRB.it | |
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Dalla rassegna stampa di oggi sul 'Quotidiano' le parole di Mimmo Carrieri sugli under che vanno a comporre la rosa del Taranto.
In una stagione fin qui sciagurata per i rossoblù, si salvano soltanto i ragazzi protagonisti di buone prestazioni. A cominciare dal portiere Sposito.
Taranto - Stagione sciagurata per il Taranto nella quale si fa fatica a trovare qualcosa di positivo. Ma non è tutto da buttare e tra le cose da salvare si possono certamente annoverare gli under titolari. Ne sono arrivati molti la scorsa estate, alcuni sono andati via a dicembre senza averli quasi mai visti, altri si sono aggiunti. Ma l'ossatura di base è rimasta quella e ad essa ben poco si può addebitare della deludente annata. In porta, dopo qualche apparizione iniziale di Giappone 'tagliato' poi a dicembre, è sempre andato Sposito. Il ragazzo del 2001, scuola Empoli, ha dimostrato tutto il suo valore: ha buoni fondamentali, dialoga bene con i colleghi di reparto, non ha mai mostrato mancanze, ma solo un paio di incertezze, come ovvio alla sua età. A fine stagione, naturalmente, tornerà al club toscano per fine prestito, ma potendo annoverare due ottime stagioni in D finora. C'è poi Ferrara, lo juniores che sembra un veterano. E' al suo ultimo anno da under in D, essendo del '99, tuttavia non dovrebbe avere difficoltà a ricollocarsi in Lega pro l'anno venturo. Ferrara è un elemento di affidabilità comprovata, laterale sinistro completo in ogni aspetto, con grande duttilità anche nell'utilizzo come centrale difensivo. Per lui è stato il secondo anno con la maglia del Taranto e sebbene i programmi per il futuro siano ancora avvolti nell'incertezza, Giove lo vorrebbe ancora per il prossimo anno, questa volta come giovanissimo over. In corso d'opera è arrivato, inoltre, Salvatore Pelliccia. Uno di quelli che con Nicola Ragno vedeva solo panchina e tribuna e che poi con Panarelli ha trovato posto stabile sulla fascia destra. Certo l'ultimo cambio di modulo del trainer, con il passaggio al 3-4-2-1, la maglia da titolare per lui non è più così sicura, ma come accaduto domenica scorsa continuerà ad essere utilissimo anche a partita iniziata. A proposito di nuovo sistema di gioco: se Pelliccia torna a saggiare la panchina, Marino vede sempre di più il campo. Ottimo piede sinistro, il ragazzo del vivaio del Napoli ha saputo adattarsi. Interno di centrocampo di estrazione, per necessità adesso viene impiegato sulla fascia mancina con molti compiti difensivi. Lui sta eseguendo con impegno e non disdegnando qualche scorribanda in fase di attacco, assecondando le sue attitudini. Altro elemento che ha sorpreso, meritandosi il primo posto, assieme a Ferrara e Sposito, nelle gerarchie è Cuccurullo. Il ragazzo è molto promettente, perchè ha caratteristiche di centrocampista moderno, dinamico e grintoso, ma anche tecnico ed abile ad inserirsi negli spazi. Appare maturo tatticamente, questo il quadro visto finora, con Masi, mediano puro, che ha giocato meno ma anche mostrando buone cose. Del resto, tra chi ha giocato e chi non si è mai visto, non rimarrà traccia. A gennaio, sinora, è arrivato il solo portiere di riserva, Carriero, scuola Benevento, ma di fatto la società tarantina ha chiuso anche con l'albanese Luka Kley, difensore centrale del 2000, cresciuto tra Carpi e Pistoiese.