TARANTO FC

Il Taranto è ripartito. 'Ora la continuità'

Gli ultimi due successi lasciano gli jonici a -9 dalla vetta
   Redazione MRB.it

07 Gennaio 2020 - 10:10

Tempo di lettura: 3 minuti

Dalla rassegna stampa di oggi sul 'Quotidiano' le parole di Mimmo Carrieri sul momento della compagine jonica dopo la vittoria contro il Brindisi.

Taranto - L'anno è iniziato con una vittoria. Il successo del Taranto a Brindisi porta più tranquillità che speranze reali di reinserirsi nelle prime posizioni. La formazione di Panarelli è quarta alla pari con Cerignola e Fasano. La vetta resta lontana (9 punti, forse 10 nel caso di un ko a tavolino dei rossoblù col Cerignola), ma ormai guardare troppo lontano significa andare dietro ad un'utopia. Il clichè del girone del ritorno sarà quello di andare avanti alla giornata, ricavare il massimo e poi capire il da farsi. I play off, per regolamento e chance di salto di categoria, passano sempre da troppe incognite successive. Allora il club tarantino potrà proseguire adesso con la mente più sgombra e senza  le ansie da primato e prestazione che tanto lo hanno caratterizzato nella prima parte della stagione. Un paio di indicazioni il 2 a 0 del 'Fanuzzi' le hanno lasciate.

Le due prime punte - Probabilmente per carenza di esterni offensivi, Panarelli insistendo su una versione differente del 4-2-3-1, quella cioè con due centravanti. Uno, domenica è stato Olcese, deve aprire spazi 'fisici' e portare via i centrali avversari, l'altro, Beppe Genchi, deve partire dall'esterno (da destra) per accentrarsi ed andare alla conclusione. Una soluzione, questa, che aumenta il potenziale realizzativo, consente a Genchi di azionare le sue giocate migliori, permettendo di alzare il numero  dei tiri in porta, Certo questa versione 'ultraspregiudicata' del modulo andrà testata contro avversari più forti,  quindi saggiando le capacità del Taranto di restare tatticamente comunque in equilibrio: 'Stiamo lavorando su questo sistema', ha confermato il tecnico Panarelli nel post-gara di Brindisi, 'la scelta ci ha dato ragione. Ma qui tutti sono titolari e quindi tutti potenzialmente possono giocare dall'inizio se offrono le migliori garanzie. Devo dire che anche chi è entrato, come per esempio Guaita, ha dato il suo determinante contributo'. I cambi di modulo della ripresa, funzionali alle sostituzioni, appartengono alle abitudini interpretative che Panarelli mostra in molte occasioni.

Ricambi adattati -  Certo il mercato, e la rivoluzione di organico che ha lasciato in dote, potrà dire ancora qualcosa in casa rossoblù, ma allo stato attuale ci sono lacune strutturali che proprio il tecnico sta colmando adattando qualche giocatore. I due terzini under, Pelliccia e Ferrara, non hanno ricambi di ruolo. Così il mancino Marino, regista di origine, e Masi, mediano di estrazione, dovranno adeguarsi a giocare o da laterali bassi o da centrocampisti di fascia. C'è poi il jolly Benvenga che oscilla dalla posizione di centrale difensivo a quella proprio di esterno. Se poi arriveranno rinforzi juniores nei ruoli citati, il discorso sarà differente. Ogni considerazione sarà adesso testata da impegni più severi, come quello con il Casarano che arriva domenica prossima, contro l'ex Ciro Favetta.

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