LE VOCI DI MRB.IT

A fari spenti

Rossoblù vittoriosi, ma se sopra non perde nessuno…
   Roberto Orlando

07 Gennaio 2020 - 08:45

Tempo di lettura: 2 minuti

Ricominciare con una vittoria è certamente il miglior viatico per riprendere il cammino. Ma forse è proprio questo l’interrogativo principe, ovvero il cammino del Taranto: credere ad una rimonta sulla carta molto difficile o riflettere su una nuova programmazione? Vivere alla giornata, magari il mese di gennaio potrà far capire meglio come si evolverà il campionato per il gruppo di testa, ravvivando o spegnendo definitivamente le velleità di Genchi & C.

È giusto darsi un altro mese di tempo, per capire: perché il Taranto incontrerà il Casarano e ad inizio febbraio farà visita al Sorrento, mentre il Bitonto avrà come avversario sulla carta ostico solo il Fasano (al “degli ulivi”). Idem il Foggia, prima di incontrare Cerignola e Taranto a febbraio. Pochi scontri diretti, chissà quante trappole da evitare per tutte le pretendenti al titolo: ma il Bitonto è al quattordicesimo risultato utile consecutivo (34 punti), il Foggia al settimo (17 punti). Il Sorrento, che punta alla salvezza (!) è al quindicesimo risultato utile consecutivo (35 punti), il Cerignola all’ottavo (20 punti). In testa quindi si corre e sembra davvero difficile poter recuperare strada, salvo clamorosi scivoloni di tutte e quattro le battistrada.

E la squadra? Il banco di prova di Brindisi va preso con le pinze, sia per il limitato spessore tecnico della squadra di Ciullo, ma anche per il forte vento che ha pesantemente condizionato la gara; i tre punti sono l’unico toccasana per ripartire e tanto (per ora) basta. Come detto dal presidente Giove, il mercato di Gennaio non porterà ulteriori arrivi, a meno di partenze eccellenti. Quindi dovrebbero rimanere tutti quei giocatori che per svariati motivi erano stati posti sulla lista dei partenti. Lasciamo il commento sul mercato agli addetti ai lavori: il Taranto ha sfoltito la rosa, ma ha rimpiazzato i partenti con arrivi che finora lasciano perplessi. Tolto Kosnic, capitolo da romanzo giallo, Olcese e Goretta non hanno finora ben impressionato, in attesa di vedere in campo Van Ransbeeck e il portiere classe ’01 Carriero. Un mercato che non stravolge la squadra (forse un bene), quindi adesso occorre semplicemente trovare una continuità che finora è mancata.

Continuare a fari spenti, quindi: senza più proclami, senza troppi affanni, quella che l’anno scorso ha sfibrato la squadra, impegnata nell’inutile rincorsa a Picerno e Cerignola. Pedalare, in attesa di vedere chiaramente il proprio futuro e quindi decidere con fermezza cosa fare del proprio cammino.

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