TARANTO FC

Taranto, una 'zampata' per iniziare bene il 2020

La squadra di Panarelli centra la seconda vittoria esterna consecutiva
   Redazione MRB.it

06 Gennaio 2020 - 12:45

Tempo di lettura: 4 minuti

Il Taranto ha dato continuità al successo pre natalizio ai danni della Fidelis Andria con una seconda vittoria consecutiva esterna conseguita al “Fanuzzi” di Brindisi dove viene riscattata l’inopinata sconfitta patita nella gara d’esordio dello scorso settembre. Come era stato al “Degli Ulivi” di Andria, protagonista, anche in questa occasione, Stefano D’Agostino. Sua la rete del 2-0 che ha ipotecato i tre preziosi punti. “L’unica mia bravura, in occasione del gol – dice l’estroso giocatore tarantino – è stata quella di farmi trovare nel momento giusto al posto giusto, perché in pratica ha fatto tutto Guaita, servendo un assist che poteva solo essere trasformato in rete. La partita – dice D’Agostino subito dopo il fischio di chiusura – si è messa sui binari giusti dopo il bel gol di Genchi, che ci ha permesso di giocare di rimessa. Abbiamo rischiato pochissimo, credo solo dopo il 90’ il vero rischio corso dal Taranto. La gara tuttavia ha avuto poco a che fare con il gioco del calcio. Il vento era davvero fortissimo e impediva di effettuare le giocate”.

Fabio Oggiano ha lasciato il campo in anticipo rispetto al 95’, quando è stato decretato il fischio di chiusura. “Ho lasciato il campo – dice Oggiano – accusando una noia muscolare. Mi sono sentito tirare e spero che non sia nulla i grave. E’ stata una partita difficile giocata in condizioni al limite”.

Genchi torna al gol dopo 49 giorni. “Un gol più importante che bello – commenta l’attaccante – perché ci ha dato la possibilità di andare in vantaggio nel primo tempo, giocato col vento a favore. E’ un gol che ci può dare tranquillità in vista della partita col Casarano. Ma abbiamo semplicemente vinto una partita, nulla più. La sosta ci ha dato una mano per lavorare ancor meglio. I tifosi? Non sono con la squadra in sé per sé, ma comunque lo sono per la maglia altrimenti a Brindisi non ne sarebbero venuti così tanti”.

Il Taranto piazza la seconda zampata consecutiva lontano dal suo Iacovone e non si può dire lontano dal suo pubblico perché a Brindisi, la presenza di supporters rossoblu, è stata consentita dagli organi preposti, e la riposta è stata significativa. Dopo l’exploit di Andria arriva quello di Brindisi, dove il Taranto non vinceva da sette anni. Seconda partita di fila senza incassare reti (cosa che in trasferta si era verificata in stagione solo tra decima e dodicesima giornata) ma che non permette di accorciare le distanze dalla vetta. Mister Panarelli, giustamente, tiene i piedi ben saldi al suolo al termine della gara. “Non esaltiamoci. Abbiamo finito bene il 2019 ed abbiamo iniziato bene il 2020. Giocavamo contro una squadra in salute, che veniva da quattro risultati utili consecutivi e che sarà difficile da battere per chiunque su questo campo. Si tratta quindi di una vittoria molto importante ma che non ha un valore particolare. Il cammino è molto lungo e dobbiamo perseverare nel lavoro e nell’ottenimento di risultati. Non abbiamo fatto nulla di particolare. Sono contento soprattutto per la squadra perché durante il periodo natalizio i ragazzi si sono sacrificati davvero molto lavorando a grande intensità. Nel complesso si tratta di un successo che penso sia meritato. Oltre al bel gol, Genchi aveva colpito un palo in partenza. Sono stati corsi davvero pochi pericoli. Il vento era fortissimo ed ha condizionato in generale la bellezza della partita. In settimana si lavora su certi schemi, si studiano particolari strategie che poi magari non possono essere messe in atto per cause di forza maggiore e sei costretto a rivedere tutto in tempo reale. Ma non credo che una squadra sia stata sfavorita più dell’altra dalle condizioni climatiche”.

Se Panarelli si presentava da “ex” al derby di ieri (ha vestito la maglia del Brindisi a cavallo dei due scorsi decenni), ancor più l’etichetta di “ex” andava sulla giacca di Salvatore Ciullo che invece da Taranto ci era passato come allenatore proprio in occasione dell’ultima esperienza ionica tra i professionisti, quando andò a rilevare De Gennaro. “Abbiamo cercato di fare la partita fino a quando ci è stato possibile – commenta l’allenatore di Taurisano – senza correre molti rischi. Purtroppo abbiamo subito il gol messo a segno da Genchi in maniera non accettabile. Avevamo preparato quelle situazioni di gioco perché sappiamo che il Taranto lascia l’uomo in avanti in occasione delle palle inattive in favore dell’avversario e invece ci siamo fatti cogliere di sorpresa. Purtroppo il vento ha condizionato i nostri tentativi di rimonta, sebbene esso spirasse anche per i nostri avversari”.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

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