TARANTO FC

Colombini: 'Il Taranto mi ha formato come calciatore, è sempre nel mio cuore'

Intervista esclusiva all'ex terzino rossoblù
   Angelica Grippa

01 Gennaio 2020 - 09:25

Tempo di lettura: 4 minuti

Oggi ascoltiamo ai microfoni di MondoRossoBlù.it le parole dell'ex terzino del Taranto, Francesco Colombini.

Il suo arrivo a Taranto quando avvenne,e mi racconti dell'impatto iniziale con la città di Taranto...
La mia avventura con questa squadra iniziò nell'estate 2005, quando mi dissero che i rossoblù mi cercavano rimasi un pò a bocca aperta, venivo da Novara. Mi faceva paura essere catapultato da tutt'altra parte, ma mi sono ricreduto perchè quell'esperienza è rimasta nel mio cuore. Taranto mi ha dato tanto e mi ha formato come uomo,  e posso solo ringraziarlo. Quando arrivai il primo giorno e feci una passeggiata al mare pareva che nessuno mi conoscesse, dopo si avvicinò un tifoso che mi chiese se fossi proprio io e in due minuti mi ritrovai in mezzo a 200 persone. Della città posso solo parlare bene, un capitolo importante.

Com'era il Taranto di allora?
Era una grande squadra, anche a livello societario, il presidente Blasi c'era sempre per noi, uno spogliatoio incredibile i più vecchi mi hanno insegnato tantissime cose. Mi ricordo la prima partita in Coppa Italia contro il Catania, non ero abituato a tutto quel pubblico e quando scesi in campo con 10.000 persone rimasi imbambolato, allora Pastore che era il capitano tornò indietro ,mi prese e mi riportò suggerendomi di divertirmi.

Un breve resoconto delle sue stagioni a Taranto, cosa accadde in quei campionato...
Le prime due stagioni sono state fenomenali, peccato solo non aver mai raggiunto la Serie B, secondo me avevamo tutte le potenzialità ma ci furono tante vicende contrarie. Poi tornai successivamente e non ritrovai più quell'ambiente che avevo prima, c'erano troppe persone in società e non si capiva niente non mi trovai bene e alla lunga andai via.

Quali erano le sue doti in campo e quali ruolo ricopriva?
Io ero un terzino che aveva tanta corsa e tecnicamente  abbastanza valido, mi applicavo parecchio e ascoltavo tanto e mi piaceva non prendere gol. Taranto è una realtà che mi ha formato perchè o ti cali subito mentalmente o se no devi andar via.

Qualche episodio o match che le sono rimasti nel cuore?
Non ce n'è una in particolare, le voglio ricordare tutte perchè mi sono rimaste dentro. Entrare allo Iacovone non è come entrare negli altri stadi, soprattutto quando è pieno. Non facevo tutti gol ma fare il gol contro il Foggia sentire il boato, ti rimane dentro per sempre. Sono orgoglioso di aver indossato la maglia rossoblù.

Come finii la sua avventura con i rossoblù e perché?
Sono cose abbastanza personali che non amo raccontare, episodi piacevoli e spiacevoli e fa parte della vita quotidiana, li ritrovi in ogni lavoro. Dopo i primi due anni non riuscimmo ad andare in Serie B ed ebbi un'offerta alettante dal Benevento e le strade si separarono, mentre quando tornai fecero di tutto per farmi andar via. Iniziò subito male, mi misero fuori rosa senza un perchè e così fu per tutto l'anno e mi allenavo di solo, non fui trattato molto bene ma rimasi un professionista e mi allenavo sempre bene, perchè tenevo a quella maglia. Poi andai via perchè non ce la facevo più.

Cosa la lega ancora a Taranto?
Mi lega tutto, l'unica cosa che non mi lega è non viverci, tantissimi amici e ogni volta che scendo mi emozioni perchè mi vengono in mente tanti ricordi .Quella maglia io l'ho amata e ho cercato di dare tutto me stesso quando ce l'avevo addosso. Una città, una tifoseria che rimangono nel mio cuore.

Segue ancora il Taranto? Se sì, cosa pensa di questa stagione...
Assolutamente si lo seguo e lo seguirò sempre anche quando viene allenato da ex compagni di squadra come Panarelli, è una delle prime squadre di cui guardo il risultato. Spero con tutto il mio cuore che ritorni  nei campionati che gli competono perchè è un insulto non vederlo ancora in Serie B. Nell'attuale stagione ha un grande organico, ha le capacità ma ci vorrà un miracolo per recuperare quei punti alla prima in classifica, ma a Taranto si può fare tutto e vedo la squadra protagonista nel ritorno. 

Cosa la impegna attualmente?
Alleno in Serie D nel girone E, l'Alglianese, questo è il  mio terzo anno da mister.

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