SERIE D GIRONE H

Fidelis Andria, Roselli: 'Non verrà meno il mio impegno per la società'

Il presidente biancoazzurro risponde agli attacchi su Facebook di un consigliere della cooperativa che ha rilevato il club nel 2018
   Redazione MRB.it

16 Dicembre 2019 - 14:40

Tempo di lettura: 5 minuti

"Questo è un momento molto delicato e complicato per la Fidelis, in molti versi inaspettato alla luce degli obiettivi di inizio stagione e la rosa, sulla carta, attrezzata per il raggiungimento di quegli stessi obiettivi, dove lo scoramento e la rabbia potrebbero avere facilmente il sopravvento su razionalità e freddezza di analisi che un momento del genere richiede». Sono le parole di una lunga lettera indirizzata a tutto l’ambiente Fidelis da parte del presidente Aldo Roselli all’indomani della sconfitta contro la Team Altamura.

"A questo momento così delicato si aggiunge, mio malgrado - spiega Roselli - anche chi, pur ricoprendo a tutt’oggi il ruolo di consigliere di amministrazione della Uniti della Fidelis, contribuisce a 'buttare benzina sul fuoco' attraverso un post sulla sua pagina facebook generando, su chi legge, dubbi o pretestuose preoccupazioni riguardanti la società Fidelis e il suo futuro. Forse sarebbe sarebbe stato opportuno, laddove si avessero delle serie argomentazioni, affrontarle nelle sedi opportune e non dietro una tastiera. A questo punto corre l’obbligo precisare che in questo momento vi è una criticità vera sull’aspetto tecnico, ma non certo su quello societario. Si è già dimenticato che la società Fidelis oggi partecipa al campionato di Serie D perché qualcuno nell’estate 2018 è intervenuto iscrivendo la squadra e garantendo la fidejussione ancor oggi a disposizione della Lega per il corrente campionato. Ricordo a me stesso ed a tutto l’ambiente che – dice Roselli – alcuni imprenditori, tra cui quattro in società al momento, hanno provveduto a garantire il fondo perduto. Poi però abbiamo scoperto, dopo la cessione di quote dal presidente dell’epoca all’attuale proprietà con completo ristoro delle spese sostenute dall’ex presidente, che una quota di 25.000 euro non era a fondo perduto bensì mero prestito che l’attuale società sta onorando".

Poi le precisazioni su chi ha effettuato l'attacco: "L’autore del post dichiara di essere fuori operativamente da giugno 2019, di fatto lo è da settembre 2018. Vero è che chi scrive questi post non è nuovo nello scegliere la opportuna tempistica, basti ricordare le dimissioni da presidente onorario nello stesso giorno in cui il mister Alessandro Potenza comunicava ufficialmente il suo addio alla Fidelis per approdare, a suo dire, in Lega Pro in una società ambiziosa con un importante budget e con uno staff medico e tecnico adeguato (vedasi la conferenza stampa precedente alla gara con il Cerignola al Degli Ulivi) omettendo l’impegno preso e sottoscritto a dicembre alla fine del girone di andata nel quale addirittura mi parlava di una futura rosa di giovani da valorizzare. Poi però come sempre il tempo è galantuomo!".

"Ciò detto – spiega ancora il numero uno della Fidelis Andria - corre l’obbligo puntualizzare che la chiusura contabile della stagione scorsa, conclusa con un soddisfacente sesto posto, e l’iscrizione all’attuale campionato, sono state garantite grazie a un aumento di capitale sociale sottoscritto solo dal presidente e dal vice presidente Catapano e che il budget messo a disposizione del ds De Santis, nonostante alcune turbolenze societarie ha forse solo quattro società in questo girone che hanno messo a disposizione un budget maggiore. Colui che ha sostituito Potenza, nel giro di 24 ore, era un certo Favarin che con lo stesso De Santis qualche anno prima aveva vinto un campionato di Serie D ad Andria oltre ad averne vinti altri sei. Eppure c’è qualcuno che ancor oggi parla di scelte tecniche errate da parte della società".

Perché poi l'allenatore e il direttore sportivo non sono più ad Andria? Ecco la risposta di Roselli: "L’interruzione del rapporto con Favarin e De Santis è stata logica conseguenza di un mancato risultato sportivo anche rispetto all’impegno economico sostenuto e onorato dalla società per cui l’arrivo del nuovo responsabile dell’area tecnica Fabio Moscelli, che ha determinato un importante mercato in uscita e un mercato in ingresso che deve ancora essere completato con l’innesto di tre over, uno per reparto, e l’arrivo degli under previsto entro i primi di gennaio. L’unica uscita non prevista è stata quella di Di Filippo che ha chiesto con insistenza di avvicinarsi a casa e infatti oggi è nella Vastese".

"Fatte queste doverose precisazioni - conclude il presidente- onde evitare pericolose strumentalizzazioni soprattutto in questo momento, corre l’obbligo confermare che la società 'Uniti per la Fidelis' nelle persone dei soci Roselli, Catapano, Pomo, Di Bari, Pastore e Zagaria, si è ricompattata e ognuno nelle proprie possibilità sta garantendo e garantirà la continuità societaria nonostante la serie di accadimenti avversi, non ultimo il noto problema legato all’utilizzo dello stadio Degli Ulivi che ci ha visto giocare due partite casalinghe a Gravina con enormi disagi per la nostra tifoseria oltre al conseguente danno economico per la società. Voglio ricordare anche a tutti che la componente ricavi e, in particolare quella relativa alle sponsorizzazioni da parte della imprenditoria locale, sia stata notevolmente al di sotto delle previsioni di inizio stagione".

"Ciò non toglie che a chi auspica l’arrivo di nuovi soci andriesi o di una nuova società andriese con maggiori risorse rispetto all’attuale società, qualora questo avvenisse anche domani, per il bene della Fidelis, la società non avrebbe alcuna difficoltà a fare un passo indietro. Se poi la mia presenza non fosse più gradita e dovessi rendermi conto di non avere più la serenità necessaria per il prestigioso ruolo che ricopro né la voglia di sopportare altre situazioni gratuite e diffamatorie e sul piano personale che su quello professionale, ugualmente mi farò da parte informandone preventivamente il tifo organizzato che ancor ieri ha mostrato attaccamento alla squadra e poi una responsabile, giusta e comprensibile contestazione lasciando gli spalti prima della fine della partita. Nel frattempo però posso garantire che non verrà mai meno l’impegno mio e di tutti i soci a fare tutto il possibile affinché si esca nel minor tempo possibile da questa situazione già a partire dalle prossime ore", la fine della lettera.

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