SERIE A

Vlahovic ferma l'Inter raggiunta dalla Juventus in vetta

Nerazzurri beffati al 92' a Firenze, l'HDR di Sarri vola, la Roma fa tris, il Milan si inceppa e il Verona rimonta il Torino
   Armando Torro

15 Dicembre 2019 - 23:00

Tempo di lettura: 6 minuti

Dopo 14 giornate di sorpassi, controsorpassi, occasioni perse per allungare e raggiungere, Juventus e Inter tornano ad avere gli stessi punti ed essere entrambe capoliste della Serie A. Ironia della sorte, la squadra che a settembre aveva diviso bianconeri e nerazzurri con un pareggio, le riunisce ancora con un pareggio, sempre nello stesso stadio.

Al Franchi la Fiorentina ferma la corsa della squadra di Conte al 92' con il contropiede vincente di Vlahovic che fissa il risultato finale sull'1-1 nel posticipo domenicale della sedicesima giornata. Il gol della Viola arriva dopo una partita che i nerazzurri non riescono a chiudere per via degli errori sotto porta e in ripartenza di Lukaku dopo il vantaggio firmato dal grande ex Borja Valero: prima è il Var a ravvisare il fuorigioco dell'attaccante belga sul raddoppio di Martínez, poi Pezzella due volte e soprattutto Dragowski fermano il capocannoniere nerazzurro sul più bello e i cambi di Montella si rivelano quelli giusti, a differenza di quelli di Conte. Soprattutto l'uscita di Chiesa per il serbo classe 2000 che approfitta di un mancato anticipo di Godín (entrato al posto di Bastoni) e si invola con la complicità di Skriniar che lo lascia tirare, come già fatto colpevolmente con Ansu Fati contro il Barcellona.

Il pareggio salva momentaneamente la panchina di Montella e riporta in testa la Juventus del tridente dei sogni: l'HDR gioca dall'inizio per la prima volta contro l'Udinese e, forse anche per la passività dell'avversario, funziona a meraviglia. Perché Higuaín, Dybala e Cristiano Ronaldo (a segno per la terza partita consecutiva tra campionato e Champions League) si scambiano le posizioni, si cercano e si trovano spesso mandando in tilt la difesa friulana, così dopo 45' la squadra di Sarri chiude la pratica con la doppietta del portoghese (splendida l'imbucata di Higuaín sul 2-0) e il tris firmato Bonucci su sponda di Demiral alla seconda consecutiva da titolare. Pussetto entra nella ripresa e segna il gol della bandiera a tempo scaduto a Buffon che raggiunge Del Piero per presenze in A con la Juve (478) e l'altro record lo fa CR7, essendo l'unico calciatore in attività ad aver segnato almeno 10 gol in ognuna delle ultime 15 stagioni.

A proposito di grandi numeri, il Milan non riesce a festeggiare a dovere il suo 120esimo compleanno, bloccato a San Siro vestito a festa (con tanto di cerimonia e foto con alcune vecchie glorie) dal Sassuolo: in particolare da Pegolo che salva più volte su Bonaventura, Paquetá, Piatek e Calhanoglu, dai legni su cui sbattono le conclusioni del neo entrato Leao (traversa e palo a portiere immobile) e dal Var che vede il tocco di braccio di Kessié nell'azione che porta al gran gol di Hernández giustamente annullato. Boga, Berardi e Caputo non puniscono i rossoneri in contropiede e questo almeno è positivo per Pioli che però sperava di fare la terza vittoria consecutiva e l'en plein emiliano anche per superare il Napoli e recuperare punti sull'Atalanta (prossimo avversario da affrontare senza Hernández a Bergamo).

Perché la squadra di Gasperini è insolitamente sprecona contro un onesto Bologna che al Dall'Ara riesce a portare a casa i tre punti: senza il trio Zapata-Gómez-Ilicic arriva una sconfitta dolorosa perché nei momenti chiave Malinovskyi (sullo 0-0) e Pasalic (sull'1-0) si divorano i gol che potevano dare un senso diverso al match. Non tradisce mai, invece, Palacio bravo a ribadire in rete il sinistro a giro di Orsolini sbattuto sul palo per il vantaggio rossoblù e neanche Poli che gioca una buona partita e si toglie lo sfizio di segnare di testa per il raddoppio. Malinovskyi si fa perdonare in qualche modo accorciando subito le distanze ed è provvidenziale l'intervento di Danilo a salvare Skorupski sul pallonetto di Barrow, che provoca nel finale proprio l'espulsione per doppio giallo del brasiliano, ma il pareggio non arriva.

Chi fa l'impresa della giornata è il Pazzo Verona, con la P maiuscola perché è decisivo l'ingresso in campo di Pazzini al 65' contro il Torino subito dopo lo 0-3 granata con dominio degli uomini di Mazzarri: Verdi e Zaza ispirano, Ansaldi è in giornata di grazia con la doppietta tra primo e secondo tempo e Berenguer prima si vede annullato il vantaggio al 26', poi al 54' si inventa la prodezza del momentaneo raddoppio del Toro. Sembra finita, ma anche qui il Var ci mette lo zampino, ravvisando il tocco in area col braccio di Bremer su cross di Stepinski. Dal dischetto Pazzini si conferma freddissimo (l'unico rigore sbagliato è in un Inter-Udinese 0-1 del dicembre 2011) e suona la carica ai suoi: il Verona trova prima il 3-2 con Verre e poi il definitivo 3-3 di Stepinski (che rimedia al gol divorato poco prima solo davanti a Sirigu) nel giro di un quarto d'ora, dal 69' all'85': tutti gol segnati con i subentrati nella ripresa, come il Genoa alla prima di Motta contro il Brescia.

E a proposito di zone calde della classifica, la Spal perde a Roma dopo essere passata in vantaggio su rigore frutto di una grossa ingenuità di Kolarov con Petagna (stavolta l'ex Atalanta non sbaglia) su cui prima aveva salvato Paú López. Nel secondo tempo salgono in cattedra i trequartisti di qualità dei giallorossi: Perotti salta più volte l'uomo, Pellegrini cerca in continuazione l'imbucata verso Dzeko e in due di queste i difensori biancoazzurri la combinano grossa. Prima un pallone teso a mezza altezza scagliato dal 7 di Fonseca verso il 9 viene deviato in modo goffo da Tomovic in porta, poi Vicari si fa anticipare dal bosniaco e lo stende per il rigore trasformato da Perotti. L'argentino lascia il posto a Mkhitaryan che impiega solo 4' a fare il tris con il più facile dei tap-in su assist di un Florenzi ritrovato e ispirato ancora da Pellegrini. La vittoria porta la Roma a +4 sull'Atalanta, mentre la Spal rimane ultima e Semplici è a un passo dall'esonero.

Verona-Torino 3-3
69' Pazzini r, 76' Verre, 84' Stepinski (V); 36',61' Ansaldi, 54' Berenguer (T)
Milan-Sassuolo 0-0
Juventus-Udinese 3-1
9',37' C.Ronaldo, 45' Bonucci (J); 94' Pussetto (U)
Bologna-Atalanta 2-1
12' Palacio, 53' Poli (B); 60' Malinovskyi (A)
Roma-Spal 3-1
53' Tomovic a, 66' Perotti r, 83' Mkhitaryan (R); 44' Petagna r (S)
Fiorentina-Inter 1-1
92' Vlahovic (F); 8' B.Valero (I)

Juventus 39
Inter 39
Lazio 33*
Roma 32
Cagliari 29*
Atalanta 28
Parma 24
Torino 21
Napoli 21
Milan 21
Bologna 19
Verona 19
Fiorentina 17
Sassuolo 16*
Lecce 15
Sampdoria 15
Udinese 15
Brescia 13*
Genoa 11
Spal 9

* una partita in meno


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