Due pareggi chiudono la tredicesima giornata di Serie A. Sono due segni X diversi tra loro per modalità, forze in campo e conseguenze sulla classifica: al Via del Mare il Cagliari ha perso la testa, il doppio vantaggio e il terzo posto contro il Lecce, al Mazza la Spal si è fatta raggiungere dal Genoa che ha rischiato di vincere in rimonta.

Il 2-2 di Lecce-Cagliari è giusto per quanto fatto vedere in campo e il sostanziale equilibrio tra le squadre che hanno saputo sfruttare i momenti di massima pericolosità, ma praticamente illogico per come si stavano mettendo le cose a 10' dalla fine. Ad aprire il match è stato il tocco col braccio largo di La Mantia in area e il rigore di Joao Pedro che ha portato in vantaggio i sardi apparsi un po' timidi nei primi minuti, ma nella ripresa la supremazia territoriale della squadra di Maran si è concretizzata con la solita gran botta da fuori di Nainggolan. Eppure a Liverani è bastato mettere in campo l'ex Farías per far girare la partita e creare scompiglio nell'area rossoblù con i continui affondi del brasiliano sulla sinistra.
  
Da uno di questi è partito il flipper concluso con il colpo di testa di La Mantia e la parata di Cacciatore sulla linea che è stato naturalmente espulso: Lapadula segnando dal dischetto ha fatto scattare di rabbia Olsen (per poco lo svedese non intercettava il tiro) che ha scagliato il pallone fuori per non permettere ai giallorossi di riportarlo subito a centrocampo. Ne è nato un battibecco tra Lapadula e lo stesso portiere che ha spinto l'attaccante del Lecce e si è trasformato in Sebastiano Rossi versione Milan-Perugia e manata a Bucchi. Il risultato è stato quasi lo stesso: lo schiaffo violento ha fatto cadere per terra Lapadula (poi calpestato anche da Cigarini) e per dissimulare è caduto all'indietro anche l'ex romanista, gesto che ha tratto in inganno l'arbitro Mariani che ha espulso entrambi i contendenti. Negli ultimi minuti c'è stato solo il Lecce in campo: Tabanelli si è divorato il 2-2, arrivato come a San Siro dal sinistro di Calderoni (stavolta in area) in diagonale al 91', primo dei 7' di recupero assegnati.

Spal-Genoa è stata una partita che nessuna delle due squadre voleva perdere e si è visto nel primo quarto d'ora, poi si è accesa con le conclusioni di Lerager di testa a cui Berisha ha chiuso la porta e soprattutto il doppio intervento di Radu su Kurtic e Reca a fine primo tempo. A inizio ripresa la doppia accelerata: Missiroli si è guadagnato un rigore per fallo di Criscito e Petagna è stato freddo dal dischetto, a differenza del match con l'Udinese.

Neanche il tempo di festeggiare questo riscatto che ne è arrivato uno più grande, quello di Sturaro che di testa ha spedito in porta il quinto assist stagionale di Ghiglione e ha segnato alla prima da titolare in campionato dopo un'assenza di 7 mesi per infortunio. A quel punto il Genoa galvanizzato ha cercato con più insistenza la vittoria, andandoci vicino con Cleonise e Favilli, anche lui al rientro dall'infortunio, su cui Berisha si è superato. Ma Radu dall'altra parte non è stato da meno sul colpo di testa di Vicari, che non è riuscito a dare il sorpasso alla Spal proprio ai danni del Grifone, facendo rimanere così entrambe le squadre in zona retrocessione.

Lecce-Cagliari 2-2
83' Lapadula r, 91' Calderoni (L); 30' J.Pedro, 67' Nainggolan (C)
Spal-Genoa 1-1
55' Petagna r (S); 57' Sturaro (G)

Juventus 35
Inter 34
Lazio 27
Cagliari 25
Roma 25
Atalanta 22
Napoli 20
Verona 18
Parma 18
Fiorentina 16
Udinese 14
Torino 14
Milan 14
Sassuolo 13*
Bologna 13
Sampdoria 12
Lecce 11
Genoa 10
Spal 9
Brescia 7*

* una partita in meno