SERIE A

Napoli, abbonato vede partita in un posto diverso da quello assegnato

È successo per il match contro il Brescia del 29 settembre: ora rischia una 'squalifica' di una giornata
   Armando Torro

22 Novembre 2019 - 20:00

Tempo di lettura: 2 minuti

Immaginate la situazione: arrivate allo stadio con l'abbonamento, vedete che ci sono poche persone nel vostro settore e pensate di avvicinarvi il più possibile per vedere meglio la partita rispetto al posto assegnato... Ecco, forse non vi conviene farlo.
Almeno questo è ciò che inizierà a dedurre il tifoso del Napoli che è visto recapitare via raccomandata la contestazione che vedete in foto, proprio da parte della società azzurra e della Comitato che si occuperà di valutare le eventuali sanzioni previste dal Codice di Condotta presentato dal presidente Aurelio De Laurentiis.

Il fatto contestato dal club risale a Napoli-Brescia di domenica 29 settembre, match giocato al San Paolo alle 12:30 terminato 2-1 in favore della squadra di Carlo Ancelotti, noto anche per il gol realizzato da Mario Balotelli che era stato accompagnato in campo dalla figlia Pia.
È successo che il tifoso che ha ricevuto la comunicazione ha l'abbonamento in Curva B, ma piuttosto in alto (settore B29, fila 9, posto 24) e ha pensato bene di scendere e piazzarsi in un posto in prima fila del settore superiore, proprio a due passi dalla balaustra (come se allo Iacovone chi avesse gli ultimi posti del settore C1 in Curva Nord andasse nel 2 o nel 3) per vedere meglio la partita. Peccato che sia un comportamento vietato nel regolamento d'uso del San Paolo e sia indicato tra le condotte rilevanti nel Codice degli azzurri, che per questo, attraverso il Comitato Esaminatore, si occuperà di comminare una sanzione.

Come per tutti i codici etici e deontologici ci sono diversi tipi di provvedimenti adottabili, in questo specifico caso ne sono possibili tre. Si va dal semplice "ammonimento" (ma tre di questi fanno scattare una giornata di "squalifica" dallo stadio) alla "sospensione del gradimento", cioè l'accesso interdetto con conseguente sospensione dell'abbonamento e impossibilità di acquisto del biglietto per un periodo che va da una giornata a tre stagioni, nei casi più gravi. Nei casi gravissimi, come nel caso di chi aggredì uno steward, può scattare la "revoca del gradimento", vale a dire l'interdizione di accesso allo stadio per le partite in casa e in trasferta da 3 a 8 anni (il colpevole dell'aggressione ne ha ricevuti 5).
Per Napoli-Brescia probabilmente la scelta ricadrà tra l'ammonimento e la sospensione per una o due giornate e da quel momento, secondo quanto scritto nel Codice, il sanzionato avrà 5 giorni lavorativi per effettuare domanda di accesso agli atti e 10 giorni lavorativi per presentare il ricorso e inviare gli atti alla Commissione Sicurezza del Napoli.
Se si dovesse optare per la seconda ipotesi, questo sarebbe uno dei primi casi nel calcio professionistico in cui un tifoso viene punito per un comportamento spesso considerato "normale" e creerebbe un importante precedente.

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