Redazione MRB.it | |
|
Tempo di lettura: 3 minuti
Dalla rassegna stampa di oggi sul Quoidiano le parole di Mimmo Carrieri sono per il calciatore che si sta rivelando l'arma in più del Taranto da inizio campionato, Stefano Manzo.
L'attacco registra numeri importanti e la difesa offre grandi garanzie.
L'uomo in più in questa squadra che viaggia a passo di record è Manzo.
Taranto-Difesa divenuta meno perforabile, attacco che viaggia col vento in poppa. Si è parlato molto, dopo l'avvento di Panarelli alla guida del Taranto, di come la cura ricostituente del trainer jonico abbia giovato innanzitutto al fronte offensivo, ed ai suoi interpreti, e di come i nuovi equilibri abbiano giovato pure al pacchetto arretrato, più stabile e meno balbettante da quattro giornate a questa parte. Così i riflettori si sono accesi sui cecchini, come D'Agostino, Favetta e Genchi, e sui più sicuri Benvenga, Luigi Manzo coadiuvati dagli under Pelliccia e Ferrara, che per quanto under rientrano a pieno titolo nella vecchia guardia. Ma c'è un giocatore, che per ruolo non appartiene ai due reparti descritti, che sta giocando un grande campionato e le cui prestazioni sono state sempre sopra le "righe" anche quando le cose non giravano nel verso giusto: Stefano Manzo. Il centrocampista campano è probabilmente il trascinatore agonistico del Taranto di quest'anno, una specie di polmone sempre carico di energia, la cui esperienza serve proprio a preservare quegli equilibri tattici di cui la formazione rossoblù ha tanto bisogno, specie adesso che la trazione del gioco è parecchio offensiva. Manzo è stato uno di quelli che ha ben impressionato anche con Nicola Ragno. Sul suo rendimento più alto rispetto allo scorso anno innanzitutto incide una sfumatura tattica: adesso è il punto di riferimento per l'inizio dell'azione, giocando insomma da "play" davanti alla difesa. Lo ha fatto nel centrocampo a 3 nel 3-5-2 di inizio stagione, lo sta facendo nella mediana a 2 di Panarelli, Dai suoi piedi, pur non essendo propriamente un regista, parte il gioco in fase di costruziome, cosa fondamentale se si pensa che, per esempio, il Taranto non ha un centrale difensivo con i piedi così "gentili" da assicurare geometrie arretrate, come l'anno passato poteva essere Di Bari. Giocando più palloni ed essendo più dentro il gioco, Manzo sta rendendo molto di più. Quanto a fase di non possesso ed esperienza, non vi erano dubbi neppure prima: l'ex Cavese ha gamba, contrasti, grinta e personalità per giocarsela contro chiunque in Serie D, categoria dove ha speso quasi tutta la sua carriera (ha 29 anni), Certo una mano significativa gliel'hanno data, sinora, sia Cuccurullo, suo partner ben amalgamato, sia Matute. Con l'ex avellinese ha dapprima giocato assieme (mediana a 3), ora invece si alternano, pur avendo caratteristiche assai differenti. Dopodomani, contro il Gravina, causa infortunio, Matute non ci sarà, dunque Stefano Manzo sarà ancora di più il cardine attorno al quale garantire gli equilibri. In attesa che Marian Galdean, lui sì con attitudini di regia sebbene meno dinamico, arrivi al top dellea condizione. E mentre la squadra prosegue con gli allenamenti, la società ha comunicato per fino al termine della stagione, in occasione delle gare casalinghe, i biglietti potranno essere acquistati non solo con la consueta modalità del ticketing (circuito Vivaticket), ma anche presso il botteghino dello stadio il venerdì (ore 16-19), il sabato (10-12 e 16-19) ed anche la domenica dalle 10 fino a pochi minuti prima dell'inizio della partita. Un modo per coinvolgere più presenze allo "Iacovone".