LE VOCI DI MRB.IT

Tra il 'netto' e il 'lordo', la 'Tara...nto' che sarà

Dalla rubrica 'Il colombo osservatore' di Carlo Esposito
   Carlo Esposito

20 Novembre 2019 - 10:00

Tempo di lettura: 4 minuti

Al “lordo” della gara, o meglio dei 35 minuti più recupero, che il Bitonto e il Grumentum dovranno recuperare in data da destinarsi, il Taranto ha tutte e due i piedi nella griglia playoff, ad un passo dalla testa della classifica. E sempre al lordo di una ipotetica vittoria della squadra barese, il Taranto avrebbe sempre da recuperare le solite 4 lunghezze dalla capolista.

Al “netto” delle prime 8 gare di campionato disputate, possiamo tranquillamente e onestamente affermare che mancano alla classifica dei rossoblù almeno 3 punti, che a tutt'oggi garantirebbero se non la testa della graduatoria, almeno un vantaggio ancor più marcato su tutto il restante gruppo di inseguitrici che, alla 12esima giornata, risulta già avere un ritardo di 4 punti dalla zona playoff.

Fatte queste dovute premesse, vogliamo questa settimana soffermarci sul futuro prossimo dei rossoblu, al lordo degli impegni in divenire : il Taranto affronterà in casa il Gravina, la Nocerina e il Cerignola, gare intervallate dalla sfida in quel di Fasano, che risulta essere proprio una delle squadre che compongono il gruppo di testa.

Ed è qui che potremmo azzardarci a fare il calcolo della “tara” della squadra di mister Panarelli. Il Taranto si ritrova a rincorrere anche quest’anno proprio a causa delle sconfitte rimediate nella passata gestione tecnica di inizio campionato.

Escludendo la prima di campionato persa in casa contro il Brindisi (a tutt’oggi in caduta libera, con un cambio d’allenatore appena effettuato ) e osservando la classifica, salta subito all’occhio che il gap accumulato, deriva proprio dalle partite disputate contro il Sorrento, il Foggia e il Bitonto, dove il Taranto ha ottenuto 0 punti.

Proprio nelle gare che ad oggi possiamo definire “scontri diretti" il Taranto esce deficitario, in debito di punti. Sulla classifica è una cicatrice evidente, ancora aperta, per diverse motivazioni: in primis per come sono maturate, per quello che hanno comportato in termini di graduatoria e di mentalità, soprattutto, per l’ennesima rincorsa che il nuovo e vincente Mister, ha dovuto confrontarsi (scontate le due giornate di squalifica) fin da subito.

Fatte le dovute valutazioni, risulta necessario, se non di vitale importanza, sfruttare appieno il calendario del prossimo mese, nel quale oltre a far bottino pieno nelle gare casalinghe, sarà fondamentale andare a vincere anche e soprattutto nell’ultimo scontro diretto del girone d’andata, cioè a Fasano.

Contare su 12 punti netti nelle prossime 4 gare, significherebbe issarsi quasi sicuramente in testa alla classifica, sfruttando gli scontri diretti delle squadre che ci affiancano: il Bitonto, il Sorrento, il Foggia e il Fasano dovranno, oltre a fare i conti (e gli scontri) tra di loro, affrontare il Cerignola e le mine vaganti Andria e Casarano.
È qui che il Taranto deve assolutamente dare prova di forza contando anche sul suo stato di forma fisica e mentale. La squadra è forte e carica a mille e, con molta probabilità, già una vittoria domenica contro il Gravina, farà formare la fila ai botteghini per il successivo turno casalingo.

Dopo aver ritrovato un assetto di squadra certificato, un Genchi in vena da collezionista di palloni, una difesa sugli sperati livelli “panarelliani”, la prossima mossa vincente è quella di rivedere il pubblico delle grandi occasioni, vera marcia in più necessaria per vincere.
Sull’onda dell’entusiasmo, proprio i tifosi possono garantire, allo Iacovone, l’apporto di 5-6 punti in più a campionato, senza ombra di smentita.  

Abbiamo la possibilità di poter centrare questo provvisorio obiettivo, consentendoci di affrontare la sosta natalizia e la successiva fase di calcio mercato (in entrata ed in uscita) per giungere nella miglior condizione possibile allo sprint di inizio anno. E anche se potrebbe sembrare un ragionamento in anticipo, troppo in anticipo, sappiamo benissimo che così non è.

Le prossime 4 gare future ci daranno e diranno la vera dimensione di una squadra che è sempre più quella che desiderano tutti: forte, spumeggiante, padrona e sfrontata come il suo Mister, al quale vanno riconosciuti i meriti di aver messo sul piatto della “bilancia” il vero potenziale inespresso.

Se su un piatto fanno peso le acquisite 4 sconfitte dell’inizio torneo, sull’altro contrappesa un campionato da vincere giornata dopo giornata, perché al netto di quello che è stato e al lordo di quello che sarà, abbiamo assolutamente bisogno di capire definitivamente che “Tara…nto” può essere.

Il fulcro come sempre, Panarelli...

Buon Taranto, Avanti Taranto

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