Foto MRB.it - Luca Barone
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Redazione MRB.it | |
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Quattro vittorie consecutive, 13 gol fatti e 1 solo subito: il Taranto è tornato a correre nel girone H di Serie D e al momento è al secondo posto a -1 dal Bitonto (sostanzialmente con una partita in più dei neroverdi). C'è da essere contenti, senza dubbio, ma anche da mantenere i piedi per terra: almeno secondo Gino Montella, che fa capire qual è la parola d'ordine in casa rossoblù: umiltà.
"Non abbiamo fatto ancora nulla, siamo a un terzo del campionato, dobbiamo continuare a lottare giorno dopo giorno senza esaltarci. Sappiamo di avere a disposizione una squadra forte che certamente non poteva essere quella della prima parte di stagione e questo è merito di mister Panarelli", ha detto il direttore generale jonico in apertura della trasmissione '100 Sport Magazine' su Studio 100.
Montella è tornato sull'episodio contestato dai padroni di casa al Fittipaldi, il calcio di rigore realizzato da Giuseppe Genchi assegnato per il contatto in area lucana tra Roberto Farinola e Salvatore Pelliccia: "È un rigore che si può dare o meno, a essere obiettivi. A volte ci siamo lamentati per rigori generosi dati contro il Taranto e ora va bene a noi, ma il contatto c'è. La partita è stata perfetta, l'unico neo è che potevamo evitare qualche ammonizione. Voglio comunque ringraziare i tifosi che sono venuti a sostenerci a Francavilla anche sotto la pioggia", ha commentato riguardo la partita di domenica il dirigente rossoblù.
Quanto alla questione di sfoltimento della rosa nella sessione di calciomercato che inizierà a dicembre, Montella non si è sbilanciato inizialmente: "Siamo convinti di aver fatto una campagna acquisti importante, anche se le cose non sono andate bene dall'inizio, e siamo contentissimi della rosa che abbiamo", ha detto difendendo le scelte fatte in estate.
Poi ha lasciato qualche indizio sulle possibili operazioni in uscita: "Per noi sono 27 giocatori forti ed è giusto dare possibilità a chi ha meno spazio, per esempio a giocatori come Ouattara, Riccio e Mambella, di giocare con continuità in prestito per tre o quattro mesi, anziché vederli convocati per poi finire in tribuna. Dobbiamo anche mettere il mister in condizione di lavorare con 24 giocatori perché a volte averne troppi può essere un problema", ha ricordato ancora.
Subito dopo ha dato un annuncio importante, nello spiegare perché i rossoblù non chiedono di posticipare le partite casalinghe di mezz'ora o un'ora come spesso succede al Bitonto: "La domenica dobbiamo pensare solo alla nostra partita, non alle altre. Non ci possiamo azzardare ancora a posticipare le partite finché non sarà dichiarato a norma l'impianto delle torri faro. Contro la Nocerina giocheremo sabato 7 dicembre alle 14:30 per consentire ai tarantini di festeggiare l'Immacolata a casa. Ho già parlato con i dirigenti dei molossi e sono perfettamente d'accordo con la nostra idea".
Il match cade in un anniversario importante, casualmente contro un altro avversario rossonero: il 7 dicembre 1980 era il giorno di Taranto-Milan 3-0 (doppietta di Bortolo Mutti e tris di Nicola Cassano che umiliò un certo Franco Baresi, ndr) in Serie B.
Guardando il calendario e la classifica, il dg ha fatto alcune considerazioni sul cammino del Taranto: "Domenica ci sono gare molto interessanti, potrebbero venir fuori diverse sorprese. Lo 0-0 del Casarano contro la Gelbison a Vallo della Lucania valorizza ancora di più la nostra vittoria al Morra, mentre il Sorrento si sta rivelando essere una signora squadra. Questa decisione di far giocare Bitonto-Grumentum dal 55' è giusta e la panchina 'corta' dei neroverdi potrebbe incidere. La nuova regola sulla ripresa delle partite viene da quanto successo in Fasano-Taranto l'anno scorso, che ha fatto giurisprudenza", ha fatto notare Montella.
E il momento è particolare anche per il presidente Massimo Giove: "Non riesco più a fargli vedere i secondi tempi delle partite, non riesce a reggere la pressione. Addirittura se n'è uscito dallo stadio domenica ed è andato a passeggiare per Francavilla in Sinni. È sicuramente in apprensione per la situazione dei suoi dipendenti Enetec per la crisi dell'Ilva, mentre è più sereno per quanto riguarda il Taranto. Chiunque vuole bene alla squadra, venga a vederla allo Iacovone, perché merita un numero di spettatori superiore a quello visto finora in questo inizio di stagione, speriamo di dedicare una vittoria alla città", ha raccontato e ricordato ancora il direttore generale.
Infine, una considerazione sugli infortunati in casa rossoblù, soprattutto Matute che al Fittipaldi è uscito dopo soli 6' dal suo ingresso in campo: "Kelvin è stato controllato dal dottor Alfonso Bruno e sarà sottoposto a un esame strumentale, ma non credo che ci sia nulla di grave e che possa essere arruolabile per domenica contro il Gravina. Verrà controllato anche Nicola Lanzolla e speriamo che possa finalmente riprendere gli allenamenti con la squadra", ha concluso Montella.