Armando Torro | |
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Sono tre vittorie esterne quelle che fanno più rumore nella domenica dell'undicesima giornata di Serie A. Iniziata con il Cagliari che non vuole smettere di volare e dopo il Napoli batte anche l'Atalanta al Gewiss Stadium, giocando proprio come i nerazzurri: pressing alto, scambi veloci. Ma anche un po' di fortuna, come nell'autogol di Pasalic (in compartecipazione con Palomino) che sblocca il match, agevolato dall'espulsione di Ilicic che scalcia Lykogiannis; poi nella ripresa i sardi colpiscono in contropiede e Oliva segna il suo primo gol in Italia.
Ancora più duro il 3-1 dell'Udinese a Marassi contro il Genoa che passa in vantaggio con Pandev, ma si scopre quando attacca e concede diverse occasioni ai friulani, che ne concretizzano solo la metà. Pareggia De Paul, poi nel secondo tempo riescono a capitalizzare Sema e Lasagna bravi a buttarsi negli spazi e così Gotti, all'esordio in panchina, spera di conquistarsi la conferma e non essere un semplice traghettatore.
Il Lecce pareggia ancora in casa, ma stavolta si fa recuperare due volte volte dal Sassuolo: apre Lapadula, pareggia Toljan, gli emiliani spingono, ma Falco li punisce prima del 45' con una gran punizione. Nella ripresa cresce ancora la squadra di De Zerbi anche senza la prima punta vera e Berardi torna al gol che significa 2-2 finale al minuto 85.
Tensione per la classifica e per la rivalità in Verona-Brescia, unica partita vinta dalla squadra in casa: occasioni da entrambe le parti nel primo tempo, ma si accende tutto al 50' con Salcedo (titolare a sorpresa) che beffa Joronen e l'ex atalantino Pessina che sembra chiuderla all'81'. Balotelli, fischiatissimo come sempre al Bentegodi, accorcia le distanze e reagisce con rabbia verso la Curva Nord, quasi la stessa che colpisce Matri espulso per proteste nel finale. La sconfitta costa la panchina a Corini, esonerato poche ore dopo.
Torna a pareggiare la Fiorentina al Franchi dopo lo 0-0 con la Juventus: stavolta è 1-1 col Parma che passa avanti grazie al suo uomo più atteso, Gervinho. Poi pareggia Castrovilli a tre quarti di gara e conferma uno stato di grazia, segnando per la seconda volta consecutiva a una squadra emiliana.
Fa notizia il ritorno alla vittoria della Lazio a San Siro in campionato contro il Milan dopo addirittura 30 anni: è sintomatico dello stato di forma - anche fisica, neanche in panchina Suso e Musacchio, Castillejo uscito nel primo tempo - dei rossoneri che pure provano a giocare e si rendono pericolosi davanti, autogol di Bastos compreso (propiziato dal controllo sbagliato di Piatek, ancora insufficiente, su filtrante di Hernández). Ma Luis Alberto, Immobile, Correa e Milinkovic Savic sono troppo per questo Milan che puntualmente soffre: la traversa ferma Immobile, che si rifà di testa approfittando di una marcatura blanda di Duarte, Romagnoli stoppa Correa lanciato dallo spagnolo, ma alla seconda palla utile l'argentino tenuto in gioco da Duarte fredda Donnarumma (come nell'ultima sfida di Coppa Italia), che pure aveva salvato prima il risultato su Acerbi.
Atalanta-Cagliari 0-2
32' Pasalic a, 58' Oliva
Genoa-Udinese 1-3
22' Pandev (G): 32' De Paul, 87' Sema, 94' Lasagna (U)
Verona-Brescia 2-1
50' Salcedo, 81' Pessina (V); 85' Balotelli (B)
Lecce-Sassuolo 2-2
18' Lapadula, 42' Falco (L); 35' Toljan, 85' Berardi (S)
Fiorentina-Parma 1-1
67' Castrovilli (F); 40' Gervinho (P)
Milan-Lazio 1-2
28' Bastos a (M); 25' Immobile, 83' Correa (L)
Juventus 29
Inter 28
Roma 22
Lazio 21
Atalanta 21
Cagliari 21
Napoli 18
Fiorentina 16
Verona 15
Parma 14
Udinese 13
Milan 13
Bologna 12
Torino 11
Sassuolo 10*
Lecce 10
Genoa 8
Brescia 7*
Spal 7*
Sampdoria 5*
* una partita in meno