LE VOCI DI MRB.IT

Tutto cambia affinchè nulla cambi

'Il colombo osservatore' dalla rubrica di Carlo Esposito
   Carlo Esposito

23 Ottobre 2019 - 11:15

Tempo di lettura: 4 minuti

Se la squadra di mister Ragno ci ha lasciato con l’amaro in bocca e la scontatezza in campo, fuori (dal terreno di gioco…) il Taranto è paragonabile ad un film thriller, o per meglio dire, ad una serie televisiva in cui il finale mai prevedibile e le puntate cariche di imprevisti e suspance, non lasciano mai spazio alla noia. Ed è così che il copione questa volta (stranamente?…) prevede la scomparsa di uno dei protagonisti principali : proprio mister Ragno, l’uomo e il mister della vittoria! Il primo degli episodi clou arriva dopo settimane di attesa, in bilico tra un riscatto mai arrivato veramente, e una scusa, mai realmente convincente, dove il “colpevole” viene fatto fuori pagando, molto probabilmente, le colpe del proprio curriculum da vincente. Non è la prima volta veder arrivare medaglie di guerra in petto e poi perdere le battaglie. Passiamo quindi a Gianluca Triuzzi, che, dagli applausi scroscianti dello scorso campionato, dopo l’espulsione nella gara interna persa contro la Fidelis Andria, resta ultimo baluardo dello staff Panarelli a non aver ricevuto l’epurazione nella nuova stagione, giunta invece, tra lo stupore di tutti, poco meno di un mese fa.

Il copione è iniziato alla fine della gara persa in quel di Cerignola, quando Giove disse che il nuovo Taranto non sarebbe ripartito da Panarelli (ultima gara ufficiale 2018/2019) perché “non più in linea con il progetto tecnico futuro”, si sviluppa, invece, col ritorno ponderato nelle 48 ore di meditazione del dopo Bitonto, perché “speranzosi nella possibilità che Panarelli possa darci le soddisfazioni che ci attendiamo” (in tutto questo il “sollevato dall’incarico” Triuzzi, ritorna ad essere allenatore in seconda…).
Sono passati poco più di 4 mesi e di questi 160 giorni, potremmo già raccontare quasi un campionato intero:
- una presentazione in pompa magna dell’allenatore da sempre inseguito e desiderato (con tanto di staff tecnico…);
- una campagna abbonamenti (e una conseguente modulazione del costo dei singoli biglietti…) paragonabile alla “qualità del prodotto” da offrire;
- un Presidente mai così televisivo e loquace dal suo insediamento;
- un duello (e non esclusivamente sportivo…) nella “bolgia” di Foggia;
- 4 vittorie e 4 sconfitte.

Insomma non ci siamo fatti mancare nulla!

Ma a parte l’ironia, il Taranto fa marcia indietro (sperando in avanti...) tornando sui propri passi, non senza un velo di imbarazzo negli sguardi e nelle parole pronunciate in sala stampa, durante la conferenza in cui... tutto è cambiato, cioè niente!
Le parole sono piene di sentimento, di circostanza ed anche un pò retoriche.
Il patron vuol “vederci” positivo; in fondo la giornata appena conclusa è stata “pro Taranto” seppur senza incassi: 4 punti di distacco sono alla nostra portata e di quella “dell’amico, oltre che mister Panarelli”;
Il direttore generale Montella scrive uno dei versi d’amore più belli ascoltati negli ultimi 8 anni : “se lasciarsi è stato doloroso, ritrovarsi è ancor più caloroso”;
Non manca il vicepresidente Sapia, che si unisce all’elenco dei “richiedenti”. Cosa??? Non la classica ma una molto più diplomatica “vicinanza d’animo alla squadra per restituire nuovo entusiasmo”... praticamente il vecchio, trito e ritrito “accattàteve u bligliette e riempiamo lo stadio”.
Forse le uniche parole che toccano veramente, risultano essere quelle del Mister (in questo caso potremmo parlare di figlio prodigo...), quando ammette in maniera “schietta” e diretta che “si cresce anche dalle esperienze personali e che gli errori serviranno per studiare prima di tutto se stessi”. Non solo. Con la stessa “correttezza” si pregia del suo celere rientro, grazie alla spessore umano e intellettivo del Presidente. Sarà compito suo non solo leggere nella testa dei propri ragazzi, ma restituire a tanti di loro un ruolo ben preciso, un compito da svolgere e una collocazione ben visibile... da tutti.
In bocca al lupo mister ricordando sempre che le sue fortune, sono le nostre!

Ah, dimenticavo, in tutto questo c’è anche il direttore sportivo Sgrona che, faccia lunga (o almeno così è parso) va deciso sull’obiettivo: “devono crederci in primis i calciatori... non dico che prima non si impegnassero, ma è andato via un allenatore e ne è arrivato un altro...” facciamoci una domanda e diamoci una risposta da soli.

Insomma, sta per iniziare una nuova puntata di questo campionato, la strada è ancora lunga e questo resta, anche se per poco, un elemento a nostro vantaggio. Panarelli dovrà essere bravo a riportare la nave in rotta al più presto cercando di evitare fin da subito altri passi falsi, “accontentandosi” della rosa messa a disposizione dalla società, seppur non scelta da lui. Ma è pur sempre un parco giocatori assolutamente ed insindacabilmente di primo rango.
In fondo è come se non fosse mai andato via... a distanza di 4 mesi ritrova uno stadio che con lui era privo di seggiolini, un campo B quasi completato, un tabellone nuovo, calciatori da conoscere e un campionato da straVincere...

Praticamente: Tutto è cambiato... affinché nulla cambiasse!

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