Redazione MRB.it | |
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"Mi ero posto l'obiettivo di ritornare a Taranto ma non credevo che questo sarebbe avvenuto così presto". Queste le prime parole rilasciate da Luigi Panarelli nel corso della conferenza stampa di presentazione. "Questo lo devo anche al presidente" - ha aggiunto Panarelli - "perchè da persone intelligenti si mette da parte l'orgoglio su come era andata a finire l'ultima partita della passata stagione e si pensa solo all'amore per la maglia. Io questo l'ho apprezzato molto e lo ringrazio pubblicamente. Senza questo passo non sarei mai venuto qui. Alla chiamata ci siamo parlati e ci siamo detti tutto quello che potevamo ancora dirci in maniera schietta e corretta. Devo dire che ho ascoltato tanto. In questi 4 mesi ho ripercorso quello che è avvenuto nella scorsa stagione e ho accettato di nuovo questa sfida perchè prima di tutto il Taranto in Serie D non può che essere una delle pretendenti per la vittoria del campionato. Non c'è davvero altra strada".
Su quello che è avvenuto prima del suo arrivo Panarelli non vuole parlare, "io vorrei ripartire da oggi e non pensare quello che è avvenuto in passato. Ho visto il Taranto a Bitonto ed era la prima volta che lo guardavo dal vivo. Parlerò con i ragazzi, sono stato calciatore anche io e sono consapevole che quando non arrivano i risultati, prima di tutto c'è sconforto. Voglio intervenire sulla loro testa e capire il motivo per cui siamo arrivati a questo punto. Ho rispetto per la persona e per l'allenatore che è stato prima di me, quindi io penso solo da oggi in poi".
"Il presidente mi ha chiesto di vincere il campionato, come ha fatto già l'anno scorso" - ha aggiunto Panarelli - "vorrei mettere un punto a quello che è avvenuto nelle prime otto partite e fare tesoro di quello che è accaduto nella passata stagione. Si cresce anche dalle esperienze personali e se ho commesso degli errori, si cresce studiando prima di tutto se stessi. Non vedo l'ora di iniziare".