Armando Torro | |
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Quando una squadra abituata a giocare tra i professionisti e magari con una discreta esperienza in Serie A fallisce e ricomincia il suo percorso dai dilettanti, spesso basta il nome per attirare calciatori di categoria superiore per una immediata risalita. Non è un caso che il Palermo stia viaggiando a vele spiegate verso il ritorno tra i professionisti con 7 vittorie su 7 nel girone I e 6 punti di vantaggio sull'Acireale, momentaneamente seconda forza del campionato.
A spingere i ragazzi di Rosario Pergolizzi c'è anche un pubblico così entusiasta e voglioso di ritorno al grande calcio da battere subito il record di abbonamenti venduti: 10.446, battuto il Parma del 2015/2016 che ne registrò 10.089.
La prossima sfida casalinga al Barbera contro il Licata, stando ai dati della prevendita, dovrebbe vedere sugli spalti circa 20mila spettatori (compresi 500 ospiti), decisamente il primato stagionale e di gran lunga superiore alla media del Bari dell'anno scorso, di 11mila biglietti venduti per le partite al San Nicola.
Curiosamente, il record assoluto per le presenze in una singola partita di Serie D resiste da oltre 50 anni: si tratta dei 25mila spettatori dello storico Cibali (oggi Massimino) a Catania per Massiminiana-Paternò. E nonostante si giocasse in un giorno di festa - l'incontro è datato 25 aprile 1966 -, dalla vicinissima Paternò arrivarono nel capoluogo di provincia in 10mila per assistere a uno 0-0 che le cronache del tempo definirono comunque emozionante.
Se pensiamo ai tempi più recenti e al Taranto in particolare, nella scorsa stagione la media dei biglietti venduti per le partite allo Iacovone è stata 2.935, la più alta del girone H, mentre negli ultimi 20 anni il punto medio più alto è stato raggiunto in C1 nella stagione 2001/2002 con 7.930, quando i rossoblù sfiorarono la B... a proposito di Catania. Numeri più bassi rispetto ai record precedenti influenzati sì dalle prestazioni in campo, ma anche e soprattutto dalle chiusure dei settori e riduzioni di capienza: da quella massima di 26.884 a quella omologata dalla Figc e dalla Lnd di 12.154.