Redazione MRB.it | |
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Sono passati esattamente sette mesi da un episodio che ha rischiato di incrinare i rapporti tra il Foggia e Pietro Iemmello, al di là del fallimento del club rossonero. L'attaccante ora in forza al Perugia è partito molto bene in Serie B con gli umbri, realizzando 7 reti in altrettante partite e sembra essere entrato nelle grazie dei tifosi biancorossi.
Un affetto che sembrava potesse durare a lungo anche con quelli rossoneri dauni, testimoniato dal ritorno dell'attaccante calabrese a Foggia l'anno scorso dopo i 40 gol in 67 partite dal 2014 al 2016. Ma in seguito alla sconfitta nel derby col Lecce a marzo, rivelatasi poi decisiva per la classifica e la retrocessione, la sua auto è stata incendiata proprio sotto casa, azione praticamente contemporanea alla bomba carta scagliata alla sede del pastificio Tamma e al petardo nel giardino di casa Busellato.
Proprio per questo motivo Iemmello è convinto di un fatto: "L’episodio dell’auto bruciata credo fu un qualcosa di simbolico e non di personale. A Foggia ho fatto benissimo", ha detto in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, rispondendo alle accuse di provocare rancore delle tifoserie nei suoi confronti.
Accusa parzialmente confermata solo nel caso del Cosenza ("Sono di Catanzaro e non dimentico le mie origini") e smentita per Spezia e Benevento: "Volevano che restassi in Liguria, mentre a Benevento non è mai scattato il feeling", ha chiarito.