CORREVA L'ANNO

Calaiò si ritira: nel 2003 giocò per 20' contro il Taranto

Il palermitano dice addio al calcio giocato, per lui un'apparizione allo Iacovone
   Armando Torro

19 Settembre 2019 - 17:55

Tempo di lettura: 2 minuti

Emanuele Calaiò ha appeso definitivamente le scarpe al chiodo e si sta preparando a sedere dietro una scrivania. Il 37enne palermitano ha detto basta, lo ha fatto tramite sito e social della Salernitana, ultima squadra in cui ha militato l'anno scorso in Serie B dopo la squalifica di sei mesi per aver tentato di "alterare il regolare svolgimento e il risultato finale" del match Parma-Spezia nella stagione 2017/2018.
“Finisce un ciclo, ma inizia un nuovo percorso. C'è ovviamente dispiacere, ma sono felice di quanto fatto nella mia carriera. In ogni città in cui ho giocato ho lasciato buoni ricordi. Ringrazio tutti: presidenti, allenatori e compagni di squadra in cui ho giocato", ha detto l'ex attaccante trattenendo l'emozione.

Non ha fatto una lista perché sarebbe lunghissima, dall'esordio in Serie A col Torino insieme a Quagliarella, alla Ternana e al Messina, più il Pescara portato dalla C1 alla B. In quei sei mesi tra gennaio e giugno del 2003 anche una fugace apparizione allo Iacovone domenica 13 aprile: per Calaiò appena 20' compreso recupero nel pesante poker subito contro la squadra di Iaconi, a risultato già acquisito in favore degli abruzzesi.
Poi due anni di B prima di accettare la grande sfida, quella di riportare il neonato Napoli di De Laurentiis in Serie A, riuscendoci: un'impresa grazie alla quale rimane tra i più amati dalla tifoseria azzurra che ancora lo chiama "l'Arciere" per la sua esultanza. Che però non sarà esibita nel breve ritorno della stagione 2012/2013 sotto la guida di Walter Mazzarri.

Nel mezzo, 5 anni e 50 gol a Siena, la stragrande maggioranza in A e dopo il rientro azzurro l'ultima stagione nella massima serie col Genoa, le nuove discese in B a Catania (da palermitano) e La Spezia, ma soprattutto il doppio salto di categoria vestendo la maglia del Parma, indossando diverse volte la fascia di capitano in assenza di Alessandro Lucarelli.
L'ultima esperienza nasce dalla chiamata di Lotito alla Salernitana a gennaio 2019: 5 mesi per realizzare gli ultimi due gol dei 197 da professionista in 604 partite disputate e altri tre per maturare la decisione di mettere a disposizione la sua esperienza per individuare talenti da inserire nel settore giovanile granata.

Questo, invece, è il tabellino di quel Taranto-Pescara

TARANTO
: Di Bitonto; Cozzi, Gi. Esposito, Geraldi, G. Filippi, Andrisani, Migliorini, Petrachi (46' Pompei), Cappioli (61' Deliguori), Triuzzi, Passiatore (86' Corallo). A disposizione: Signorile, Bennardo, Venturin e Di Fausto. Allenatore: Brini
PESCARA: Santarelli; Nicoletto, Rossi, Sbrizzo, Micolucci, Perra, Minopoli, Apa, Palladini (77' Lo Nero), Cecchini (80' Bellé), Biancone (73' Calaiò). A disposizione: Aprile, Di Fabio, Giampaolo e Bonfanti. Allenatore: Iaconi
Arbitro: Mariuzzo di Venezia
Marcatori: 20' (aut.) G. Filippi, 43' Apa, 56' e 66' Biancone
Note: ammoniti Triuzzi, Andrisani, Rossi, Perra e Nicoletto





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