Redazione MRB.it | |
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Sono passate solo alcune settimane dai giorni caldi di maggio e giugno in cui ci siamo visti scippati (ingiustamente, n.d.r.) di quei Play Out che avrebbero probabilmente garantito la nostra permanenza in cadetteria, eppure le vicende giudiziarie del Foggia Calcio sono passate presto nel dimenticatoio. Vero è che tutti siamo ormai concentrati sulle vicende del nuovo Foggia di Felleca e Pelusi, ma al netto degli errori o degli orrori commessi dalla proprietà uscente, al Foggia qualcosa quest’anno è stato sicuramente tolto per oscure manovre di Palazzo, manovre che l’avvocato Enzo De Michele, nominato dai liquidatori del Foggia Calcio, ha cercato pervicacemete di denunciare e contrastare con un coraggioso e documentato ricorso al Collegio di Garanzia del CONI (già dichiarato inammissibile) ed un altro, gemello, al TAR del Lazio, che aveva fissato l’udienza di merito proprio per lo stesso 9 settembre.
Abbiamo intervistato allora in esclusiva il noto legale giuslavorista foggiano perchè ci spiegasse cosa bolle ancora in pentola, a tutela di quanto inopinatamente subito da “quel” Foggia che, meno di quattro mesi fa, giocava regolarmente nelle serie professionistiche.
<Avvocato De Michele, il 9 settembre il TAR del Lazio avrebbe dovuto decidere sulle sorti del Foggia Calcio. Che ne è stato del suo ricorso?>
<L’udienza si è tenuta regolarmente. Il Collegio di Garanzia dello Sport mi ha notificato via pec le motivazioni della decisione del 22 luglio delle Sezioni Unite, che aveva già a suo tempo dichiarato inammissibile il mio ricorso, solo nella mattinata di sabato 7 settembre, con la chiara intenzione di indurre il TAR a fare proprie le sue motivazioni rigettando la nostra istanza una volta per sempre, in contrasto con quello che Frattini aveva scritto nel suo decreto Presidenziale l’11 luglio (mai pubblicato sul sito del CONI) nel tentativo, fallito, di farmene prenderne visione con la giusta attenzione. A questo punto nella notte tra la domenica e il lunedì scorso ho notificato il ricorso per regolamento di giurisdizione affidando alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione la decisione circa le competenze riguardo ai criteri di ammissione od esclusione delle squadre di calcio ai rispettivi campionati, con particolare riferimento ai disposti in materia disciplinati all’interno dell’articolato dell’ultima Legge di Stabilità>.
<Questo peró ha comportato che il TAR non sia entrato nel merito del ricorso nemmeno questa volta, non trova?>.
<Ho caldeggiato la decisione in aperta contrapposizione con i colleghi delle controparti che, invece, chiedevano quantomeno che il Tribunale Amministrativo fissasse la data dell’udienza in cui poi il nostro ricorso sarebbe stato discusso. In questo modo, alla buon ora, si scioglierà il nodo gordiano sull’attribuzione delle competenze giurisdizionali in materia di ammissione od esclusione dei club dai campionati di calcio fra organi giudicanti endofederali e TAR del Lazio, esattamente come previsto dal comma 647 dell’art. 1 – L. 30 dicembre 2018 n. 145, che ha per l’appunto attribuito esclusivamente al TAR del Lazio le controversie in tale materia, una norma che sia la Federazione che la Lega fanno fatica a voler recepire>.
<Dalle sue parole emerge un evidente ottimismo circa la possibilità che le Sezioni Unite della Cassazione alla fine confermeranno al TAR del Lazio la competenza sulle controversie d’ammissione od esclusione ai campionati. Quale acqua al mulino del suo ricorso porterà un eventuale decisione in tal senso?>
<Intanto una decisione del genere potrebbe rendere nulla per incompetenza la sentenza d’appello del Tribunale Federale sul caso Palermo, decisione che ha salvato i rosanero dalla retrocessione all’ultimo posto nel campionato cadetto 2018/19 e ha condannato il Foggia all’esclusione dai Play Out, circostanza, inutile dirlo, che avvalorerebbe a maggior ragione le tesi della nostra resistenza in giudizio. Ma soprattutto, in questo caso, il Tribunale Amministrativo potrà fissare l’udienza in via ordinaria nella quale ristabilire i torti e le ragioni che hanno comportato il 13 maggio l’esclusione del Foggia dai Play Out, dunque la possibilità che salvasse la categoria sul campo, senza che a quel punto gli organi endofederali possano avere nulla da inventarsi per eludere un eventuale sentenza a nostro favore>.
<Che tempi si aspetta per arrivare alla fine di questa intricatissima vicenda giudiziaria, e cosa si aspetta in via definitiva da un eventuale accoglimento del ricorso?>
<Mi auguro che tutto venga chiarito entro l’estate prossima e prima dell’inizio del prossimo campionato. Al Foggia nello scorso torneo cadetto è stata preclusa illegittimamente la possibilità di disputare lo spareggio salvezza, pertanto il titolo sportivo dovrà essere restituito alla società, che non è fallita e che sta per inoltrare domanda di concordato in bianco. Oltre alla partecipazione alla prossima serie B, il Foggia ha chiesto un congruo risarcimento per il grave danno subito in conseguenza delle determinazioni del Consiglio di Lega e della stessa Federazione. Non solo, è già stata presentata davanti al Giudice del Lavoro del Tribunale di Foggia un’istanza documentata contro Gravina, Balata, Lotito, i membri del Consiglio di Lega del 13 maggio, le società calcistiche Lazio, Salernitana, Benevento, Cremonese, Perugia, Pescara e Carpi, i componenti della Covisoc, i componenti della Corte Federale di Appello che ha ridotto provvisoriamente la pena al Palermo, ai quali, insieme agli stessi ex giocatori sotto contratto, chiederemo ragioni circa decisioni e comportamenti che hanno comportato per il Foggia Calcio la perdita del suo principale patrimonio negoziabile, costituito appunto dal valore del parco calciatori e dello stesso valore di mercato della società>.
<Ma la società dei Sannella è stata bocciata dalla Covisoc per gravi inadempienze contributive e previdenziali a danno proprio dei suoi tesserati, come potrebbe dunque essere riammessa in serie B se è stata esclusa persino dal campionato di C?>.
<Tutto quello che è capitato al Foggia Calcio dopo la sua esclusione illegittima dai Play Out il 13 maggio è stata conseguenza diretta di quella sciagurata decisione, dunque non imputabile a negligenze od omissioni della società. Per questo la restituzione del titolo sportivo e la riammissione nel prossimo campionato di B non è una pia illusione od una semplice possibilità teorica, ma qualcosa di ammissibile e di auspicabile non solo a vantaggio del Foggia, ma a tutela di tutte le società federate e della futura regolarità dei campionati a venire>.
<Ma a quel punto che ne sarebbe del Calcio Foggia 1920 di Felleca?>
<Il Foggia di Felleca, in qualsiasi serie si trovasse, potrebbe rilevare il Foggia dei Sannella, che dubito vogliano restare nel calcio dopo il trattamento subito, o fondersi con chi eventualmente volesse acquistare in toto o in parte la vecchia società reintegrata in serie B, eventualità che credo possa interessare non poco Felleca e soci, ma soprattutto le decine di migliaia di tifosi rossoneri sparsi in Capitanata come nel resto del mondo>.
Questo quanto ci ha dichiarato l’avvocato Enzo De Michele all’indomani dell’udienza al Tar del Lazio di lunedì scorso. Tuttavia abbiamo imparato troppe volte a nostre spese che, quando di tratta del Foggia e c’è di mezzo la giustizia sportiva, illudersi è inutile se non deleterio. Auguriamo ogni fortuna all’avvocato De Michele ed alle nobilissime e disinteressate intenzioni di riportare le ragioni del diritto nella controversa materia inerente la giustizia sportiva in Italia, ma suggeriamo a tutti di non distogliere le proprie attenzioni dalla squadra di Corda, che ha esordito da due giornate nel campionato nazionale dilettanti. Volenti o nolenti, questa è la società che (salvo terremoti giudiziari) ha in mano i destini dei rossoneri ed alla quale, a pieno titolo, abbiamo affidato le sorti del nostro futuro e delle nostre legittime ambizioni di risalita. Se poi dagli ambienti giudiziari di Roma arrivassero buone nuove per il Foggia, non ci faremo trovare di certo impreparati e sarebbe davvero un bel regalo per il centenario scoprirsi di nuovo in serie B per meriti restituiti. Speriamo peró che fino ad allora qualcosa nel mondo del calcio, in conseguenza di questi accadimenti, cambierà in meglio, e che nessuna società si trovi più nelle condizioni vessatorie cui è stato sottoposto il club rossonero alla fine dello scorso campionato.
Fonte: Foggiacalciomania.com