Carlo Esposito | |
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Partire con una rubrica nuova è sempre difficile, specie per chi come me, all’altezza non si sentirà mai…quindi mi perdonerete e… ci provo.
Da dove vogliamo partire ? Da un mal di denti!
Sì, perché la domenica, l’ultima di Agosto, parte con un’odontalgia della signora di casa che mi costringe tra guardia medica e farmacie di turno…tamponata!
Nel frattempo, fra una ricetta medica e un tesserino sanitario, ho deciso di voler andare a vedere il Taranto e seguire la prima gara ufficiale. Si gioca alle “5 de la tarde”, la gara è di Coppa Italia, ergo: gli arbitri ci sono di sicuro e della corrente elettrica non ne abbiamo bisogno, CI VADO!
Io :“Una gradinata per favore”, la signora che stampa il biglietto mi richiede il tesserino sanitario e mi risponde: “13 euro”. Sto per svenire ma non posso, devo portare le medicine a casa.
Le spese sono tante quest’anno e allora crepi l’avarizia.
L’aria del rientro alla stadio è quella di quando parti in missione per sei mesi e torni a casa per le ferie: sembra che tu non sia mai andato via. Infatti alle 16.00 parto da San Vito, non vorrei mai che la fila per l’incontro dell’anno sia troppo lunga, anche perché sono più che sicuro che in campo non scenderanno gli effettivi giocatori del Taranto, ma degli Avatar, dei sostituti. Sì, perché a casa in famiglia, avevo accennato che il 29 di Agosto sarebbe stata presentata la nuova rosa della squadra, durante la “NOTTE BIANCA del Taranto”, in piazza Immacolata a partire dalle ore 21. Penso: “E’ impossibile che giochiamo con gente che ancora dobbiamo presentare, sarebbe come comprare lo stereo nuovo della macchina prima di acquistare l’auto”.
Il bar è aperto e già questa è una notizia che vale 2-3 euro del biglietto.
Diverso invece l’impatto con i gradoni dello Iacovone: superate le scale, il profumo dell’erba si fa sempre più forte e la visione di insieme è sempre emozionante.
Soprattutto quella dei gradoni, perché non ci sono più, coperti da seggiolini di ultima generazione, garbati, tutti allineati e coperti, tant’è che faccio fatica a capire pure dove mi devo posizionare. Ma si sa, in attesa di 'TARANTO CAPITALE DI MARE DEI GIOCHI DEL MEDITERRANEO 2026, se bello vuoi apparire un po’ devi soffrire'.
Aspettiamo tutti trepidanti la partita per vedere i rossoblù scendere in campo, e come accade da diversi anni, non riusciamo a bagnare la prima gara ufficiale con la maglia di casa: giochiamo con una bella casacca bianca e anche qui, con sommo stupore, con la squadra titolare…
Genchi c’è, Favetta pure, Oggiano lo vedo, Giappone ci vorrà tempo per capirlo ma vedo anche lui, Guaita lo riconosco e allora… “Chi presentiamo alla NOTTE BIANCA se stanno tutti qua? Boh…”
Fa caldo, l’orario è infernale e la partita è una di quelle per cui vorresti che la terna arbitrale nemmeno si presenti , ma il jolly ce lo siamo già giocati, quindi ci sorbiamo un Taranto bello per 25 - 30 minuti del primo tempo, fase in cui Genchi si procura e realizza il vantaggio nostrano. Sarà, oltre ad una traversa di Croce (in rovesciata da bustina di figurine Calciatori Panini), l’unico sussulto di un Taranto ancora imballato sia fisicamente che tatticamente, al cospetto di un Altamura tutt’altro che rinunciatario, ma che pungerà in maniera preoccupante solo in una occasione sul finire della gara, divorandosi un gol quasi fatto davanti al nostro estremo difensore nipponico.
La voce sugli spalti sarà quella del rodaggio ( considerando che le quote biglietti, non proprio popolari, hanno inciso negativamente, smorzando la voglia “D” visione della prima uscita stagionale ufficiale ), ma non impedirà l’esposizione di un messaggio a dir poco diretto “SONO ANNI CHE FINANZIAMO FALLIMENTI, ORA BASTA SUBITO VINCENTI."
A buon intenditor...
Cosa raccontare ancora, se non la bellissima scena di 2 piccioni che placidamente, aggrappandosi ad una balaustra del lato inferiore della gradinata, commentavano, amaramente, il poco seguito alla gara di primo turno di coppa Italia, nella quale uno faceva all’altro: “Michè, ma perché gli altri non sono venuti?” , “Giuà, perché sapevano che sarebbero venuti 4 gatti e hanno preferito non rischiare
E allora, buon campionato a tutti.