L'esultanza in Raffo Cup dopo il gol di Genchi - foto Fabio Mitidieri
L'esultanza in Raffo Cup dopo il gol di Genchi - foto Fabio Mitidieri
Emiliano Fraccica | |
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Domani il Taranto è chiamato a un impegno tutt'altro che facile contro la Team Altamura di mister De Felice, il primo turno di Coppa Italia si disputerà però allo Iacovone, e il fattore campo può essere d'aiuto.
Comincia una competizione che, se portata avanti, può regalare soddisfazioni anche nell'eventualità di un ripescaggio: vincere la Coppa Italia di D significa infatti acquisire una buona fetta di punteggio per la famosa graduatoria delle migliori della quarta serie, e questo servirà a dare qualche incentivo in più alle squadre che andranno verso le fasi finali. L'anno scorso a vincere fu il Matelica, ma il club marchigiano rinunciò poco più tardi al ripescaggio.
Su mister Ragno possiamo essere sicuri: vorrà andare fino in fondo in coppa, segno che la mentalità vincente che il Taranto dovrà acquisire durante la stagione, non può e non deve essere confinata al solo campionato.
Spazio dunque al miglior Taranto per la gara di domani, con il nodo modulo ancora da sciogliere: il marchio di fabbrica del tecnico di Molfetta è sicuramente la difesa a 3, ma finora qualche soddisfazione è arrivata anche con i 4 dietro, segno che gli ionici dovranno votarsi alla duttilità.
Provando ad abbozzare un undici titolare potremmo vedere questo Taranto: (4-4-2), Giappone (U); Pelliccia (U), L. Manzo, Allegrini, Ferrara (U); Guaita, Matute, Cuccurullo (U), Oggiano; Favetta, Genchi.
La sensazione è che i rossoblu siano più forti dei corregionali leonini, ma occhio alle sorprese che un tecnico preparato come De Felice può piazzare: fra tutti i pericoli potranno arrivare dal tandem offensivo argentino Spinola-Dorato, dalle geometrie di Wagnere e, su palla inattiva, dai colpi di testa dell'ex Cerignola Pollidori.