TARANTO FC

Pettinicchio: 'Vorremmo dare a Taranto una seconda squadra'

Intervista esclusiva all'attuale allenatore del Talsano
   Angelica Grippa

18 Agosto 2019 - 16:40

Tempo di lettura: 3 minuti

Giacomo Pettinicchio, ex allenatore del Taranto,  da sempre legato alla realtà calcistica jonica, si è concesso ai nostri microfoni spiegando gli obiettivi del Talsano che ha scelto di allenare nella prossima stagione.

Il Taranto: dopo la pubblicazione dei gironi di serie D, cosa pensa del girone H?

E' un girone difficilissimo, ci sono squadre importanti con un grande blasone, è complesso da affrontare. E’ bello e allo stesso tempo sarà difficile vincerlo, ma ci sono squadre che hanno qualcosa in più rispetto alle altre.

Quali sono le squadre favorite? Fra queste c’è il Taranto?
Il Taranto è la squadra favorita in assoluto, si è mossa come non mai sul mercato, ha scelto uomini di categoria, come dire il meglio della serie D, e non affidandosi solo al nome della categoria superiore che deve poi adattarsi. Puntando su un direttore sportivo come Sgrona, un allenatore come Ragno e una quantità immensa di calciatori importanti, il club rossoblù sarà il protagonista assoluto di questo girone. Poi ci sono squadre come il Cerignola, che ormai si conferma ogni anno, come il Casarano che ritornato in D dopo la promozione dello scorso anno, il Bitonto che ha costruito un buonissima squadra puntando su un allenatore giovane. C’è il Foggia che ancora non ha la rosa e potrebbe stupire, e poi le sorprese come l’anno scorso quella del Picerno, il Sorrento di Maiuri, tutte queste squadre mirano a complicare il cammino del Taranto.

Quindi il Taranto in questo inizio stagione per il calciomercato, per la preparazione e per le scelte sta facendo un gran lavoro, diverso da quello degli anni precedenti? Si percepisce questa differenza?
Si, è la differenza si basa soprattutto sulla conoscenza della categoria. Negli altri anni si sono voluti elementi che scendevano da categorie superiori, invece quest’anno ci sono tanti personaggi che conoscono benissimo la categoria. Su questa base il Taranto può far davvero bene, è anche vero che questa squadra è stata costruita ancora una volta senza una base nell’organico che proveniva dalla stagione precedente, ma resta il gran lavoro della società. Penso che farà bene dalla prima giornata.

Parliamo del progetto Talsano, perchè ha fatto questa scelta e quali sono i suoi obiettivi?
Tutto nasce per dare la possibilità a Taranto di avere una seconda squadra, che abbia una base solida. Una volta si avevano tante squadre di seconda e terza categoria, adesso non ce ne sono più, c’è solo il Taranto e tante scuole calcio. Così quando si arriva agli allievi la maggior parte dei ragazzi smettono di giocare a calcio. Noi come Talsano-Taranto vorremmo dare un’altra squadra a questa città e ai ragazzi del territorio, una squadra solida con basi importanti con personaggi alla regia di tutto rispetto che si conoscono, e abbiamo uno staff tecnico di lusso.

Sono questi i motivi che l’hanno spinta ad accettare questo incarico?
Si, in primis per l’amicizia che mi lega a questa gente, con molti di loro abbiamo lavorato insieme quando eravamo a Grottaglie, o con il Taranto in serie B o D. Con Domenico Pellegrino siamo cresciuti insieme nel Martina Franca, ci lega un’amicizia di lunga data. Per questo ho accettato anche se in prima categoria, sono fiero e consapevole di affrontare delle difficoltà, speriamo di far bene.

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