NUOTO

Benedetta Pilato, 'Anche dalla Corea ho sentito il calore della gente'

Intervista esclusiva alla vicecampionessa del Mondo
   Redazione MRB.it

07 Agosto 2019 - 17:29

Tempo di lettura: 3 minuti

Ci ha fatto sognare e saltare dalle sedie, le sue lacrime al termine della finale dei 50 rana dei Mondiali di Gwanjiu è stato uno dei momenti sportivi più emozionanti dell’anno. Benedetta Pilato, 14 anni e mezzo, è una ragazza sulla quale si sono riversate non solo le speranze del nuoto azzurro ma ha anche riacceso il dibattito sulle difficoltà di fare sport ad alti livelli a Taranto.

Abbiamo intervistato telefonicamente Benedetta tra un allenamento e l’altro, sempre in giro per la provincia, per preparare i prossimi impegni natatori, chiedendole un po’ delle sensazioni e delle emozioni di questi ultimi giorni. Accanto a lei sempre il tecnico Vito D’Onghia, che ringraziamo per la disponibilità nei nostri confronti, così come ringraziamo la famiglia Pilato.

In questo momento Benedetta si sta allenando per i prossimi Mondiali Junior di Budapest (vasca lunga) dove affronterà i 100 rana, i 50 rana e la staffetta. “Non è una novità che Benedetta nuoti i 100 – riferisce D’Onghia – è una gara che stiamo preparando da sempre, anzi, è quella dove, quest’anno, Benedetta ha raggiunto maggiori miglioramenti. Certo, gli eventi la hanno portata a salire agli onori della cronaca per i 50 di Gwanjiu, ma proseguiamo il nostro percorso di crescita normalmente, come l’avevamo prefissato nel tempo”.

Benedetta esordisce parlando del presente: “dopo il rientro ho ritrovato subito la tranquillità e la serenità necessaria per affrontare i nuovi appuntamenti. Allenamenti doppi, tripli, sono concentrata su ciò che c’è da fare”.
Ma non è che non sia cambiato proprio niente dal suo rientro dalla Corea: “certo, ho ricevuto tantissimi complimenti da tutti, anche da gente che non conoscevo. Mi è stato detto che da casa tutti si sono emozionati e io ho sentito il calore di tutti quelli che mi hanno seguita. Ho incontrato ragazzi e gente che si è messa a piangere quando mi ha visto, tutto ciò mi ha davvero emozionato”.

Il tecnico D’Onghia sa di avere al suo fianco una ragazza straordinaria, dalle potenzialità incredibili per l’età, ma ci tiene a rimarcare come, nonostante il grandissimo exploit coreano, gli allenamenti proseguono seguendo un percorso di crescita già impostato: “continuiamo a lavorare come sempre, poi vedremo cosa accadrà. Con la stessa filosofia siamo andati ai Mondiali. Benedetta non ha niente da dimostrare, lavora e si allena come se non fosse successo niente e questa è la strada migliore. Naturalmente, accoglieremo a braccia aperte tutto ciò che Benedetta raccoglierà. Per esempio, non cambiamo gli allenamenti perché l’anno prossimo c’è l’appuntamento delle olimpiadi: i 100 rana li stiamo programmando da sempre, così come lo stile e il delfino. Quest’anno c’è stata l’escalation sui 50rana e ciò ha fatto notizia, ma il programma è quello”.

Abbiamo strappato a Benedetta una piccola promessa, da regalare ai lettori di MondoRossoblù.it Seguiteci!

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