TARANTO FC

Sposito, 'Spero di sentire il calore dello Iacovone'

Intervista esclusiva al giovane portiere della nuova rosa

Alex Sposito - foto Luca Barone

   Angelica Grippa

27 Luglio 2019 - 15:49

Tempo di lettura: 3 minuti

Alex Sposito, giovane portiere classe 2001, proviene dalle giovanili dell’Empoli. Tra i neoacquisti under del nuovo Taranto, si è concesso ai microfoni di Mondo Rossoblù

Lei viene dalle giovanili dell’Empoli, mi descriva in breve la sua esperienza in questo club?
Io ho giocato negli under 15, under 16 e under 17 dell’Empoli, la mia stagione migliore è stata la seconda. Infatti con la promozione della stagione successiva, nel ritiro giocai con la primavera nonostante la mia giovane età.

Da Empoli, un giovane portiere perché sceglie Taranto?
Per l’importanza della piazza, è una squadra con una storia gloriosa e sicuramente non una squadra da Serie D.

Cosa si aspetta dall’esperienza tarantina come crescita personale?
Tantissimo, militare in una società così blasonata può insegnarti tantissimo a livello di crescita. Sarà lenta e costante, e magari vivendola da dentro non si percepisci, se non alla fine. Taranto mira al professionismo, gli stimoli sono tantissimi, e la crescita va di pari passo.

Le sue impressioni al pre-ritiro di lunedì scorso, le sensazioni che ha provato ad allenarsi col gruppo?
L’organico rossoblù è fantastico, non è rimasta tanta gente dalla stagione precedente, siamo quasi tutti nuovi. Non ci conoscevamo, ma si sta creando un gran gruppo grazie al sostegno del mister Ragno e parlo per me, anche per l’allenatore dei portieri. Si mira a creare una grande famiglia.

Un pensiero sul tifo tarantino?
Sono rimasto scioccato dalla presenza sugli spalti e dal calore del primo giorno, non me l’aspettavo. Si parla tanto del tifo di questa squadra, non l’ho ancora visto con i miei occhi, ma solo attraverso i video. Spero di vedere presto lo Iacovone pieno, e quello che questi tifosi sanno dare in termini di vicinanza alla squadra e calore.

Come si approccia il mister Ragno con i giovani e cosa pensa del lavoro svolto in breve tempo?
Noi portieri under non abbiamo un rapporto troppo diretto con lui, ma vedo che con gli altri componenti under della squadra organizza dei colloqui singoli per andare incontro alle necessità di questi ragazzi. Cura tantissimo i dettagli e i giovani, proprio per fronteggiare le difficoltà che possono avere in una piazza così importante.

Quali sono le sue doti tra i pali?
Non sta a me dirle, ma adoro fare le uscite alte, e le parate a mezz’altezza e in aria, prediligo queste.

A quali modelli si ispira, come portieri?
Il mio modello nonché idolo è sempre stato il ceco  Čech, ai tempi del Chelsea guardavo ogni partita e ogni sua parata. Mi ispiro a lui, anche perché abbiamo la stessa l’altezza, possedevo anche una sua maglia.

I sui propositi per la stagione 2019/2020?
Vincere e far bene, prima di tutto si pensa alla squadra e poi alla parte individuale com’è giusto per un giovane calciatore. Vorrei allenarmi al massimo e sudare per questa maglia, dare tutto me stesso per questa città, come merita

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