Roberto Orlando | |
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Stare alla finestra: la letteratura, il cinema, la musica, sono pieni di riferimenti della finestra come punto privilegiato di osservazione del mondo. Ma la finestra è anche luogo immobile che vede scorrere la vita, l’immobilità dinanzi all’attività frenetica del mondo. Ed ecco che il Taranto si è posto alla finestra, in attesa degli eventi: naturalmente parliamo della telenovela ripescaggio, che non terminerà giorno 5 luglio ma proseguirà, come sempre come uno stillicidio per altri giorni ancora.
Dopo un incontro con il presidente della FIGC Gabriele Gravina e il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, la società del presidente Giove ha comunicato attraverso il suo sito ufficiale che resterà vigile sull’evoluzione degli eventi: non c’era bisogno di scomodare nessun veggente per conoscere la verità, ovvero che il Taranto non è ripescabile per aver già usufruito della premialità negli ultimi cinque anni, ma nemmeno di sentirselo dire dai numeri uno di federazione e Lega, in quanto ben chiaro (quasi) a tutti.
La società jonica, sempre leggendo la nota stampa, ha esercitato pressioni nei confronti di Ghirelli per l’eventuale riapertura dei ripescaggi in caso di persistente carenza di organico, quindi desumiamo la forte volontà di Giove di tentare la carta del ripescaggio. Nel frattempo, però, non si presenterà nessuna domanda e, inoltre, si è posticipata l’approvazione del bilancio al 3 luglio. Restiamo perplessi da queste scelte ma abbiamo raccolto rassicurazioni sul fatto che non si perderanno i requisiti in caso di riapertura al ripescaggio.
Nel frattempo, a qualche centinaio di chilometri da Taranto, la Turris, che sottolineiamo, ha tutt’altri problemi rispetto ai rossoblù, nonostante non abbia i requisiti per ambire al ripescaggio in prima istanza, presenterà, su suggerimento della Federazione, un’istanza congiunta società/amministrazione comunale nel quale chiederà la riapertura dei termini per il ripescaggio in quanto le Universiadi non permettono l’adeguamento dello stadio “Liguori” in tempi ristretti. Volere è potere, quindi.
Nel frattempo, oggi è il giorno di Ragno e, probabilmente, di Genchi e Guaita. Il Taranto non si è sbottonato sui nomi che verranno presentati oggi in conferenza stampa, ma resta nella promessa di “costruire una squadra per vincere il campionato di serie D”: il virgolettato fa sempre riferimento alla nota stampa societaria che inequivocabilmente ci dice qual è l’obiettivo stagionale dei rossoblù. Lo scriveremo sulla roccia.
Restiamo anche noi alla finestra, in attesa di veder passare il presidente Giove con tutte le carte (anche la carta valuta) mentre va a presentare la domanda di ripescaggio sperando di non dover vedere qualche corallino correre più veloce verso la serie C. E, sempre dalla finestra, cercheremo di scrutare il cantiere della nuova squadra e saggiarne la bontà progettuale e dei risultati. Occhi aperti!