DOPO IL VERDETTO

Il ricorso del Taranto lo vince... il Cerignola

La sentenza della CAF fa discutere i tifosi rossoblù
   Redazione MRB.it

03 Maggio 2019 - 21:10

Tempo di lettura: 2 minuti

Era attesissima la sentenza della Corte d’Appello Federale ma nessuno si aspettava un epilogo del genere: 3 punti di penalizzazione al Picerno, risultato sul campo (0-0) confermato, ridotta la squalifica al rossoblù Croce. Probabilmente nemmeno la società jonica aveva previsto una decisione simile, tant’è che le prime parole del DG Montella sono state di stupore, parlando di vera e propria beffa.

Il Picerno si ritrova adesso a non avere più la matematicità della promozione, che dovrà guadagnarsi nella sfida di domenica contro il Bitonto. A gioire, quasi quasi, il Cerignola, che grazie al Taranto si ritrova inaspettatamente ancora in corsa per la promozione. Un regalo inaspettato, che infiammerà sicuramente gli ultimi 90 minuti del campionato. Ai lucani basterà un pareggio ma paradossalmente si potrebbe arrivare addirittura allo spareggio contro i gialloblù, con il Taranto al palo.

È questa forse la rabbia maggiore per i tifosi rossoblù, che hanno già parlato di scandalo, di poco peso della società di Giove nelle stanze dei bottoni e di tante altre fantasiose teorie sui complotti a sfavore del Taranto o a favore del Cerignola. Certo è che, al netto delle “fantasticherie” del popolo rossoblù, occorre forse davvero riflettere su alcuni aspetti di questa decisione. Innanzitutto, il Taranto è andato per cercare giustizia ma la vittoria a tavolino che lo staff legale cercava non è arrivata. La penalizzazione del Picerno, che sembrava improbabile alla vigilia della sentenza, ha messo a repentaglio la stagione dei lucani ma non serve al Taranto, che resta distante 4 punti; parentesi, il Taranto potrebbe concludere la stagione ad una sola lunghezza dalla vetta e recriminare quindi sui propri errori stagionali…

Col senno di poi, poteva già essere un segnale il dietrofront sulla data della gara Picerno – Bitonto, prevista per sabato 4 maggio, quasi subito ripristinata alla domenica, in contemporanea con le altre gare. Ma chi poteva avere tutta questa preveggenza, se davvero “qualcuno”, nel palazzo, già subodorava una sentenza di questo tipo? Forse stiamo davvero facendo galoppare la fantasia, ma chissà…

Resta, alla fine, lo sbigottimento per un finale di stagione incredibile, con il Taranto protagonista e antagonista, artefice del proprio e dell'altrui destino. Alla fine di una giornata lunghissima, per i colori rossoblù, tutto resta invariato: il secondo posto è ancora da conquistare e la vittoria del campionato resta la chimera non raggiunta

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