Redazione MRB.it | |
|
Tempo di lettura: 2 minuti
"Da Picerno dovevamo solo ricevere delle scuse". Ha esordito così il direttore generale del Taranto Gino Montella in diretta tv, riferendosi a ciò che ha riferito l'avvocato Vizzino nel suo intervento a RossoBlu85 in onda su Canale 85. "Non basta dissociarci" - aggiunge il direttore - "quello che abbiamo subito è una violenza fatta a tutta la città di Taranto, ai calciatori e ai tifosi che erano presenti allo stadio. Con grande responsabilità i nostri sostenitori sono rimasti al proprio posto perchè altrimenti poteva accadere davvero qualcosa di grave. E per questo li ringrazio".
"Voglio aggiungere che a noi è stato fatto un vero e proprio agguato" - continua Montella - "Croce non ha fatto altro che difendere un proprio compagno di squadra, cioè Manzo, quando ha visto che è stato colpito con un tirapugni".
Tuteleremo i nostri calciatori. "Quelle persone non erano estranee ma era riconducibili alla società. Erano steward che poi sono stati anche identificati. La giustizia sportiva, penale e civile farà il proprio corso, visto che noi tuteleremo i nostri calciatori in ogni grado e in ogni sede. Non la faremo passare liscia. La cultura dell'accoglienza è stato uno dei nostri punti di forza e ci fa stare solo male essere stati sputati e picchiati in una gara esterna. Abbiamo subito una violenza ingiustificata".
Il ricorso. "Abbiamo depositato la dichiarazione d'Appello e da qui al dibattimento inoltreremo tutti i documenti necessari per far valere le nostre ragioni".
Contro il Pomigliano le assenze saranno molte. "Manzo e Favetta sicuramente non saranno della partita" - conclude il dg - non stanno ancora bene avendo subito uno stress psicologico e anche fisico. Manzo deve portare anche il collare per alcuni giorni, essendo stato colpito in testa con un tirapugni".